La Corte Costituzionale blocca la legge Calderoli
La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza che ha di fatto “destrutturato” la legge Calderoli, rendendola inapplicabile. La decisione del massimo organo giudiziario italiano ha bloccato tutte le procedure avviate dalle Regioni per le singole intese con lo Stato, mettendo in stallo il processo di attuazione della legge.
Il commento del presidente Emiliano
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha espresso la sua soddisfazione per la sentenza della Corte Costituzionale, definendola una “battaglia vinta” per la Puglia. Emiliano ha sottolineato che gli interventi della Corte bloccano le procedure in corso e che il processo è “fermo e non potrà che restare fermo”.
Implicazioni e prospettive
La sentenza della Corte Costituzionale ha importanti implicazioni per il rapporto tra Stato e Regioni. La legge Calderoli, che mirava a semplificare le procedure per le intese, è stata fortemente criticata da alcune Regioni, tra cui la Puglia, che ne contestavano la costituzionalità. La decisione della Corte potrebbe portare a una ridiscussione del sistema di rapporti tra Stato e Regioni, con possibili ripercussioni su diverse politiche e settori.