Maresco e il Jazz: una passione di lunga data
Il regista palermitano Franco Maresco, noto per i suoi film e la sua ironia pungente, è un appassionato di jazz fin dalla metà degli anni ’70. La sua passione è nata proprio durante i concerti al Brass Group, un locale che ha ospitato alcuni dei più grandi nomi del jazz internazionale. Maresco ricorda con nostalgia le serate al Brass Group, in particolare i concerti di Chet Baker, Bill Evans, Philly Joe Jones, Oscar Peterson, Freddie Hubbard, Hank Jones e Art Blakey. Negli anni ’80, Maresco ha anche filmato molti dei concerti del Brass Group, tra cui quelli di Benny Golson, Tommy Flanagan, Michel Petrucciani e Frank Morgan. “La prima volta che sono entrato al Brass Group di via Duca Della Verdura – ricorda Maresco – correva l’anno 1975. Mi pare che suonasse il chitarrista Irio De Paula in trio, e da lì in poi credo di avere visto centinaia e centinaia di concerti tutti scolpiti nella mia memoria.”
“Io e il Jazz”: una rassegna ricca di eventi
Su invito del presidente del Brass Group Ignazio Garsia, Maresco ha accettato di dirigere la nuova rassegna “Io e il Jazz” al Real Teatro Santa Cecilia. L’iniziativa comprende 11 incontri tra musica, cinema, televisione e altre divagazioni. L’inaugurazione è prevista per il 26 novembre alle 21 con il film documentario “Steve e il Duca”, in prima visione assoluta per la Sicilia, dedicato a Duke Ellington nel cinquantenario della morte. A presentare il film con Maresco sarà il regista Germano Maccioni. La rassegna sarà arricchita dalla presenza di musicisti come Salvatore Bonafede al pianoforte, Vito Giordano alla tromba e al flicorno, Alessandro Presti alla cornetta e al contrabbasso, Nicola Giammarinaro al clarinetto e Mauro Verrone al sax alto.
Un omaggio al jazz e alla storia del Brass Group
La rassegna “Io e il Jazz” è un omaggio al jazz e alla storia del Brass Group, un locale che ha contribuito a diffondere la cultura del jazz a Palermo. La scelta di Maresco come direttore artistico è un segno della sua profonda conoscenza del genere e del suo legame con la città. La rassegna si preannuncia come un evento ricco di emozioni e di spunti di riflessione, un’occasione per riscoprire la bellezza del jazz e per conoscere le nuove generazioni di musicisti.