Il Quirinale interviene sulla nomina di Fitto
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato il ministro Raffaele Fitto, commissario designato della Commissione Europea, in un momento di forte tensione politica sul suo ruolo. L’incontro, avvenuto al Quirinale, è stato interpretato come un segnale di sostegno da parte del capo dello Stato alla nomina di Fitto, e un tentativo di mediazione tra il centrodestra e il Pd, che si sono scontrati apertamente sulla questione.
L’invito di Mattarella a Fitto è arrivato in un momento di stallo a Bruxelles, dove i veti incrociati tra Popolari e Socialisti hanno bloccato il processo di conferma dei commissari. La dinamica ha scatenato uno scontro aperto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, con la premier che accusa il Pd di ostacolare la nomina di Fitto, e la segretaria dem che rilancia l’attacco sulla politica del governo.
Meloni contro Schlein: “Il Pd ostacola la nomina di Fitto”
Giorgia Meloni, intervenendo a un comizio del centrodestra a Perugia, ha accusato il Pd di ostacolare la nomina di Fitto, definendo “inaccettabile” la posizione del partito. La premier ha chiesto a Schlein di chiarire la posizione del Pd sulla questione, affermando che “le persone serie fanno così”.
Meloni ha sottolineato l’importanza del ruolo di Fitto, che avrà un portafoglio da mille miliardi e la vicepresidenza della Commissione, con il compito di coordinare diverse materie importanti per l’Italia. “È inaccettabile ostacolare la soluzione di un commissario con un portafoglio da mille miliardi, e una vicepresidenza della commissione”, ha affermato la premier.
Schlein rilancia l’attacco sul governo
Elly Schlein ha risposto alle accuse di Meloni, affermando che “non sono io a dover rispondere, ma lei ai cittadini dei tagli alla sanità e alla scuola”. La segretaria dem ha evitato di rispondere direttamente alle accuse della premier, rilanciando l’attacco sulla politica del governo.
La risposta di Schlein è stata interpretata dagli avversari come un modo per “spedire la palla in tribuna”, evitando di entrare nel merito della questione Fitto.
Il mondo produttivo fa pressione per un via libera a Fitto
Intanto, una serie di sigle del settore produttivo, tra cui Confindustria, Confcommercio, Confcooperative, Confartigianato e la Cisl, hanno fatto pressione per un via libera a Fitto. Le associazioni hanno rilasciato dichiarazioni in cui invitano a “superare le polemiche per interesse dell’Italia” e a chiudere senza intoppi la definizione della Commissione.
Lo sforzo da più fronti, culminato con l’incontro tra Fitto e il presidente della Repubblica, potrebbe contribuire a sminuire le critiche rivolte a Fitto, che era stato accusato di essere un fascista o un ultraconservatore. Il messaggio del Colle è che Fitto non è semplicemente il candidato del governo, ma a Bruxelles rappresenterà l’intero Paese.
Il caso Musk divide il governo
Il caso Musk, che ha scatenato una polemica sulla libertà di stampa e sull’indipendenza della magistratura italiana, continua a dividere il governo. Il presidente della Repubblica ha risposto alle insinuazioni di chi lo ha accusato di essere il capo dell’opposizione, affermando che ha agito nell’interesse nazionale.
Meloni ha gestito la situazione con una telefonata a Musk, chiedendogli di evitare ingerenze di questo tipo. Il caso ha generato distinguo nel governo, con Antonio Tajani che ha condiviso le parole del presidente della Repubblica e Matteo Salvini che ha invece dato “ragione” a Musk.
Francesco Guccini abbandona X
Anche Francesco Guccini ha deciso di abbandonare X, il social network di Musk, chiedendo al suo staff di eliminare il proprio account. Il cantautore ha motivato la sua decisione affermando di “non avere alcun interesse a comunicare su una piattaforma che contribuisce a plasmare narrazioni e a manipolare pensieri politici”.
Il ruolo del Quirinale
L’intervento del presidente Mattarella nella nomina di Fitto è significativo. Il suo ruolo è quello di garante dell’unità nazionale, e il suo intervento in questa situazione dimostra la sua attenzione per la questione. È interessante notare come il Quirinale si sia schierato a favore della nomina di Fitto, in un momento in cui il Pd ha espresso forti critiche. Questo potrebbe essere interpretato come un segnale di fiducia nei confronti del commissario designato, e un tentativo di mediazione tra le due forze politiche.