Conferma della condanna per sequestro e tortura
La Corte Suprema cilena ha confermato la condanna di Vittorio Orvietto Tiplitzky, ex medico della Dina, la polizia segreta del regime di Pinochet, per il sequestro e la coercizione della militante socialista Luz de las Nieves Ayress Moreno. Il verdetto, emesso dopo 50 anni, condanna Tiplitzky a 10 anni e un giorno per “sequestro di persona qualificato” e a 5 anni di reclusione per “ripetuta coercizione illegittima”.
La sentenza è stata emessa all’unanimità, dopo che la difesa di Tiplitzky non ha presentato appello. La decisione conferma la sentenza di primo grado emessa dalla magistrata Marianela Cifuentes Alarcón, che si occupa dei casi di violazione dei diritti umani in Cile. Cifuentes Alarcón aveva dimostrato con prove gli atti brutali di tortura subiti da Luz Ayress, anche in presenza del padre e del fratello, nei centri clandestini di Londres 38, Tejas Verdes e Tres Alamos, tra il gennaio e il novembre del 1974.
Condanna degli ex agenti della Dina
Oltre a Tiplitzky, sono stati condannati anche gli ex agenti della Dina César Manríquez Bravo e Raúl Quintana Salazar. Anche le loro difese non hanno presentato appello. La sentenza conferma il coinvolgimento di questi agenti nel sequestro e nella tortura di Luz Ayress.
Risarcimento per danni morali
In sede civile, è stata confermata anche la sentenza che condanna lo stato cileno a pagare un risarcimento per danni morali alla vittima di 145.000 euro (150 milioni di pesos cileni). Questa decisione rappresenta un passo importante nel riconoscimento delle sofferenze subite da Luz Ayress e nel processo di giustizia per le vittime della dittatura di Pinochet.
Giustizia tardiva ma fondamentale
La conferma della condanna di Tiplitzky e degli altri agenti della Dina, dopo 50 anni, è un segnale importante per il Cile e per il mondo. Anche se la giustizia arriva in ritardo, è fondamentale per riconoscere le sofferenze delle vittime e per assicurare che i responsabili di crimini contro l’umanità non restino impuniti. Questo verdetto rappresenta un passo avanti nel processo di verità e giustizia in Cile e un monito per tutti i paesi che si confrontano con il passato di dittature e violazioni dei diritti umani.