L’aggressione al Pronto Soccorso

Nella notte tra giovedì 7 e venerdì 8 novembre, un infermiere è stato aggredito al Pronto Soccorso dell’ospedale di Cattinara a Trieste. L’aggressore, un diciannovenne di nazionalità moldava, si trovava al Pronto Soccorso in stato di alterazione psicofisica. All’alba, ha iniziato a dare in escandescenze, aggredendo diversi sanitari e danneggiando arredi e beni dell’ospedale. Un infermiere in particolare ha riportato contusioni e ferite.

L’Azienda Sanitaria Giuliano Isontina (Asugi) ha denunciato l’accaduto ieri, evidenziando la gravità dell’aggressione e l’impatto negativo sulla sicurezza del personale sanitario.

L’intervento dei Carabinieri e l’arresto

I dipendenti dell’ospedale hanno immediatamente contattato i Carabinieri. Giunti sul posto in pochi minuti, i militari sono stati aggrediti a loro volta. Nonostante l’aggressione, i Carabinieri sono riusciti a immobilizzare il giovane e ad arrestarlo.

L’arresto è stato effettuato in applicazione della nuova normativa sulla tutela del personale sanitario, contestando al giovane il reato di lesioni aggravate. Il diciannovenne è ora recluso nel carcere Coroneo di Trieste in attesa della convalida del fermo.

La tutela del personale sanitario

L’aggressione al Pronto Soccorso di Cattinara è un grave episodio che mette in luce la crescente violenza nei confronti del personale sanitario. La nuova normativa sulla tutela del personale sanitario, applicata in questo caso, è un passo importante per garantire la sicurezza di chi lavora in ambito sanitario. Tuttavia, è necessario un impegno costante per prevenire e contrastare la violenza, attraverso campagne di sensibilizzazione e misure di sicurezza adeguate.

Di veritas

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