Assoluzione con formula piena per tre albanesi accusati di violenza sessuale di gruppo
Il Tribunale di Milano ha assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” tre giovani albanesi accusati di violenza sessuale di gruppo su una ragazza haitiana. I fatti risalgono al 12 novembre 2022, quando i tre furono arrestati con l’accusa di aver abusato per quasi 12 ore di una 23enne conosciuta in una discoteca di Milano e portata in un motel a Cornaredo. La nona sezione penale del Tribunale, presieduta da Marco Di Mauro, ha accolto la tesi della difesa, che ha sempre sostenuto la non violenza e il consenso della giovane. La Procura aveva invece chiesto condanne fino a 13 anni. Con la sentenza di assoluzione, sono state anche annullate le ordinanze di custodia cautelare in carcere per la violenza sessuale di gruppo.
La difesa: la ragazza era consenziente e la denuncia una ritorsione
L’avvocato Amedeo Rizza, difensore dei tre imputati, ha sempre sostenuto che la giovane fosse consenziente e che la denuncia fosse una ritorsione per un mancato pagamento pattuito. A sostegno della sua tesi, ha depositato consulenze medico legali e scientifiche. La difesa ha anche evidenziato che la ragazza non aveva denunciato subito l’accaduto, ma solo successivamente.
Gli imputati e le loro storie
I tre assolti sono: Xhentjan Agaraj, 23 anni all’epoca dei fatti, detto Jack, che stava festeggiando la sua scarcerazione per altri fatti; il fratello Alvardo Agaraj, 21 anni, già condannato per omicidio e in carcere per questa accusa; e il cugino Alfiol Quku, 29 anni. La sentenza di assoluzione per violenza sessuale di gruppo non ha modificato la situazione carceraria di Alvardo Agaraj, che resta in carcere per l’omicidio.
Un caso complesso con implicazioni sociali
Questo caso solleva importanti questioni sociali e giuridiche. La sentenza di assoluzione pone l’accento sulla necessità di un’attenta analisi delle prove e sulla difficoltà di distinguere tra consenso e violenza in situazioni complesse. È importante ricordare che la violenza sessuale è un reato grave e che le vittime devono essere ascoltate e protette. Allo stesso tempo, è fondamentale garantire un processo equo e un’accurata valutazione delle prove per evitare ingiustizie.