Risultati positivi per Tim nel terzo trimestre
Tim ha annunciato risultati positivi per i primi nove mesi del 2023, con ricavi totali in crescita dell’11,1% a 10,7 miliardi di euro. Il margine operativo lordo è salito del 11,1% a 2,7 miliardi, mentre il debito finanziario netto rettificato ‘after lease’ è sceso sotto gli 8 miliardi di euro. L’azienda ha registrato una diminuzione della perdita netta da 1,12 miliardi a 509 milioni nel periodo.
In Italia, i ricavi sono aumentati dell’1,8% a 7,4 miliardi, con un margine operativo lordo ‘domestico’ in progresso dell’8,3% a 1,5 miliardi. L’utile operativo è salito da 926 milioni a 1,32 miliardi.
Tuttavia, la generazione di cassa è risultata negativa per 368 milioni di euro, rispetto a un passivo di 238 milioni nel periodo precedente. Il dato ‘after lease’ si è ridotto da 907 a 835 milioni di euro. L’indebitamento netto rettificato è diminuito del 58,6% a 10,9 miliardi, mentre l’indebitamento netto ‘after lease’ è sceso da 20,34 a 7,98 miliardi.
Obiettivi futuri e ‘deleverage’
Sulla base di questi risultati positivi, Tim ha confermato tutte le previsioni fornite al mercato per l’anno in corso. L’azienda punta a raggiungere l’obiettivo di ‘deleverage’, con un rapporto tra l’indebitamento finanziario netto rettificato e il margine operativo lordo organico ‘after lease’ minore o uguale a due. L’evoluzione della posizione finanziaria netta attesa nell’ultimo trimestre dell’anno dovrebbe permettere al gruppo di raggiungere questo obiettivo.
Un’analisi dei risultati di Tim
I risultati di Tim per i primi nove mesi del 2023 sono positivi, con una crescita dei ricavi e una diminuzione del debito. Questo indica una buona performance dell’azienda, che sta attuando una strategia di ‘deleverage’ per migliorare la sua struttura finanziaria. L’obiettivo di un rapporto debito/margine operativo lordo inferiore o uguale a due è un segnale importante per gli investitori, che indica una maggiore solidità finanziaria del gruppo. Tuttavia, è importante monitorare l’andamento della generazione di cassa, che è ancora negativa, e valutare le prospettive future dell’azienda nel contesto del mercato delle telecomunicazioni italiano.