Un’amnesia improvvisa e un viaggio nel passato
Gian, un professore di etnomusicologia di sessantacinque anni, si ritrova improvvisamente a combattere con un’amnesia che lo priva di una parte importante della sua vita. Perseguitato da frammenti di passato, riceve dalla figlia Miriam un diario e delle foto che lo riportano indietro nel tempo, a vent’anni, quando conobbe Leila, la donna franco-tunisina che ha segnato il suo destino.
Il film ‘Sulla terra leggeri’, opera prima di Sara Fgaier, si trasforma in un viaggio emozionante attraverso la memoria di Gian. Grazie a questo viaggio, il professore ripercorre quarant’anni della sua vita, scoprendo il profondo legame che lo univa a Leila e riscoprendo l’amore per la sua defunta moglie, il suo ruolo di padre e il suo passato di vedovo.
La ricerca di Leila e il confronto con l’Invisibile
Chi è Leila? Dov’è adesso? Come è possibile che Gian l’abbia dimenticata? Queste sono le domande che tormentano il professore mentre cerca di ricostruire il suo passato. L’indagine risveglia lentamente la sua memoria e lo riporta al presente, al lutto per la sua moglie. Il film, un collage lirico di riprese dal vero, archivi e immagini documentarie, ci conduce in un viaggio attraverso il tempo e l’invisibile.
La regista Sara Fgaier ha tratto ispirazione da rituali arcaici e dal libro di Julian Barnes, ‘Livelli di vita’, per esplorare il tema della memoria e del confronto con l’invisibile. Come afferma la Fgaier, Gian, smettendo di ricordare, smette di dare vita a Leila, che così muore non una, ma due volte. Solo dialogando con l’Invisibile, Gian riesce a ritrovare se stesso, la sua identità di padre e la donna perduta, che continua a vivere nel suo ricordo.
Un film sulla perdita e la ricerca di se stessi
‘Sulla terra leggeri’ è un film che ci invita a riflettere sulla perdita e sul tentativo, a volte disperato, di ritrovare ciò che si è perduto: la memoria, un amore, un’epoca del passato. Gian, attraverso il suo viaggio nella memoria, riscopre la sua identità e l’amore che lo ha sempre accompagnato, anche se in forma diversa.
Il film è interpretato da Andrea Renzi, Sara Serraiocco, Lisa Lomi, Amira Chebli e un cast di attori che danno vita ai diversi ‘Sé’ di Gian nel corso degli anni. ‘Sulla terra leggeri’ è un’opera che ci invita a confrontarci con la fragilità della memoria, la forza dell’amore e la ricerca di se stessi in un viaggio che attraversa il tempo e l’invisibile.
Un’opera che tocca il cuore
‘Sulla terra leggeri’ è un film che tocca il cuore, un’opera che ci invita a riflettere sulla memoria, l’amore e la perdita. La regia di Sara Fgaier è delicata e coinvolgente, e la performance di Andrea Renzi è intensa e commovente. Il film ci ricorda che il passato, anche se dimenticato, continua a vivere dentro di noi, e che l’amore, anche se perduto, può essere ritrovato in forme diverse.