Impagnatiello in aula, sguardo impassibile e richiesta di non essere ripreso
Alessandro Impagnatiello, l’ex barman accusato dell’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, è stato visto seduto nella gabbia degli imputati con lo sguardo sempre impassibile e la testa spesso chinata. L’imputato, come è stato fatto sapere all’inizio dell’udienza, ha espresso la volontà di non essere fotografato né ripreso.
La requisitoria della pm: “Impagnatiello ha sempre mentito”
La pm Alessia Menegazzo, nella sua requisitoria, ha accusato Impagnatiello di non aver mai collaborato alle indagini e di aver sempre mentito, sia al gip che ai pm, sia nel processo. “Ha sempre e solo detto menzogne”, ha affermato la pm, aggiungendo che Impagnatiello ha prima cercato di far credere che Giulia si fosse suicidata, poi ha tentato di manipolare tutti.
I familiari di Giulia chiedono l’ergastolo
In aula erano presenti anche i familiari di Giulia Tramontano, che da tempo chiedono che Impagnatiello venga condannato all’ergastolo.
Possibile sentenza oggi
Dopo gli interventi di tutte le parti, se ci sarà tempo, i giudici (togati Bertoja e Fioretta) potrebbero ritirarsi in camera di consiglio per la sentenza.
La gravità del reato e la richiesta di ergastolo
La richiesta di ergastolo da parte della pm evidenzia la gravità del reato di omicidio e la necessità di una pena severa. L’atteggiamento di Impagnatiello, che non ha collaborato alle indagini e ha mentito, rafforza la richiesta di una condanna esemplare. L’attesa per la sentenza è alta, con i familiari di Giulia che sperano in giustizia.