Minaccia di ritorsioni messicana
Il ministro dell’Economia messicano, Marcelo Ebrard, ha avvertito che il Messico risponderà con ritorsioni se il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, deciderà di imporre dazi generalizzati sulle importazioni di prodotti messicani. Ebrard ha sottolineato che questa decisione avrebbe un grande impatto immediato sull’inflazione e sull’economia degli Stati Uniti, poiché il Messico è il loro principale partner commerciale.
“Se gli Usa impongono tariffe, lo faremo anche noi e ciò comporterà un costo enorme per gli statunitensi. Anzi, i principali promotori del presidente Trump non sarebbero d’accordo con un impatto di tale portata sull’economia”, ha assicurato Ebrard.
Potere del Congresso e vincoli internazionali
La Costituzione degli Stati Uniti attribuisce al Congresso l’autorità di fissare le tariffe, un potere che è stato in parte delegato al presidente. Inoltre, gli Stati Uniti sono membri dell’Organizzazione mondiale del commercio e partecipano a diversi accordi con impegni specifici in materia di dazi.
Un’escalation pericolosa?
La minaccia di ritorsioni da parte del Messico rappresenta un’escalation potenzialmente pericolosa nella già tesa relazione commerciale tra i due Paesi. L’imposizione di dazi da parte di entrambi i governi potrebbe innescare una guerra commerciale che avrebbe conseguenze negative per entrambe le economie, con un impatto significativo sui consumatori e sulle imprese.