Un gesto inaccettabile
Il video del tecnico della Triestina Pep Clotet che strattona violentemente Krollis, appena espulso, ha fatto il giro del mondo. Un gesto inaccettabile che ha scatenato un’ondata di critiche e indignazione, ma che sembra lasciare indifferente la dirigenza della squadra alabardata. L’episodio si è verificato durante la partita in casa contro la Giana Erminio, che ha visto la vittoria degli ospiti per 1-0.
Krollis era stato espulso dopo aver colpito con un cazzotto alla nuca un avversario che lo aveva strattonato. La reazione di Clotet è stata immediata e violenta, con il tecnico che ha preso Krollis per il collo e lo ha strattonato con forza.
L’episodio ha inevitabilmente gettato un’ombra sulla partita e ha sollevato dubbi sulla professionalità e l’etica di Clotet.
La società non interviene
Nonostante l’evidenza del video e le critiche che si sono levate da ogni parte, la dirigenza della Triestina sembra intenzionata a non prendere alcun provvedimento.
Dopo un lungo faccia a faccia con il dg Alexander Menta e i giocatori, non è seguita alcuna comunicazione ufficiale. Il quotidiano Il Piccolo riporta che la società sportiva lascerà correre l’episodio.
La decisione della Triestina è stata accolta con incredulità e delusione da molti, che si aspettano un’azione disciplinare nei confronti di Clotet.
Un precedente che non fa ben sperare
Questo episodio non è il primo caso di comportamento scorretto da parte di Clotet.
In passato, il tecnico ha già avuto diversi screzi con arbitri e giocatori avversari.
La mancanza di azioni disciplinari da parte della società rischia di alimentare un clima di impunità e di scatenare un effetto domino, con altri allenatori che potrebbero sentirsi autorizzati a comportarsi in modo simile.
Un segnale negativo per il calcio
La decisione della Triestina di non prendere alcun provvedimento nei confronti di Clotet è un segnale negativo per il calcio.
Il gesto violento del tecnico è inaccettabile e non può essere tollerato.
La società ha il dovere di tutelare l’integrità fisica e morale dei propri giocatori e di dare un esempio positivo ai giovani.
La mancanza di azioni disciplinari rischia di mandare un messaggio sbagliato, che la violenza nel calcio è accettabile.