Lo sciopero è confermato
Cgil e Uil hanno confermato lo sciopero generale contro la manovra di bilancio, dopo un incontro con il governo a Palazzo Chigi. I segretari generali dei due sindacati, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, hanno spiegato che, nonostante la disponibilità della presidente del Consiglio a discutere della detassazione degli aumenti contrattuali, le due parti non sono riuscite a trovare un punto d’incontro. “Confermiamo lo sciopero perché noi abbiamo illustrato le nostre richieste e il governo ha illustrato le decisioni che ha assunto”, ha detto Bombardieri. “Se il governo decide di cambiare le scelte e ci convoca domani, noi non ci sottraiamo mai al confronto. Ma oggi si sono specchiate due visioni diverse della manovra e, pur con qualche disponibilità, non mi pare ci sia la possibilità di cambiare le scelte che riguardano, non la filosofia, ma i salari, le pensioni, cose molto pratiche, molto terrene”, ha aggiunto.
Critiche alla manovra
I sindacati hanno criticato duramente la manovra di bilancio, definendola “pessima” e non in grado di affrontare i problemi del Paese. “Il governo ha riconfermato che quello che ha presentato in Parlamento è la manovra, che i margini sono quelli, che gli spazi possibili di modifica sono limitati”, ha detto Landini. “Noi confermiamo il nostro giudizio di una pessima legge di bilancio e che non affronta e non dà un futuro al nostro Paese”. Landini ha sottolineato che l’aumento salariale per il pubblico impiego proposto dal governo, pari al 6%, è insufficiente rispetto all’inflazione, che si attesta al 17%. “Le uniche entrate che vengono confermate, l’unica spesa che viene aumentata è quella per armi e quella per la difesa”, ha aggiunto Landini. “Addirittura dicendo che si batteranno in Europa per chiedere lo scomputo di questa spesa dal patto di stabilità. E perché allora non lo chiediamo per la sanità? E allora perché non lo chiediamo anche per la scuola? Perché non lo chiediamo per gli investimenti, per le politiche industriali, visto che il nostro sistema industriale rischia di andare a rotoli?”
Il governo non cede
Il governo, dal canto suo, ha ribadito la sua intenzione di non modificare la manovra, pur aprendo a un dialogo sulla detassazione degli aumenti contrattuali. Bombardieri ha riconosciuto che questo governo ha messo più soldi di altri sulla sanità, ma ha sottolineato che “il rapporto al Pil è sempre quello”. “Abbiamo anche regalato una calcolatrice a Meloni”, ha aggiunto, “perché con quella magari è in grado di fare un’operazione più complessa rispetto al cellulare”.
Un confronto necessario
L’incontro tra i sindacati e il governo è stato un momento di confronto necessario per mettere a fuoco le divergenze tra le due parti. La manovra di bilancio è un tema cruciale per il futuro del Paese, e il confronto tra governo e sindacati è fondamentale per trovare soluzioni che siano in grado di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini. È importante che le due parti continuino a dialogare, cercando di trovare un punto d’incontro che possa portare a una manovra di bilancio più equa e sostenibile.