La crisi della Roma: un’analisi di Riccardo Viola
Riccardo Viola, figlio dell’ex presidente giallorosso Dino Viola e attuale presidente del Coni Lazio, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione della Roma, definendo la partita contro il Napoli come una delle pagine più tristi per un tifoso giallorosso. La sconfitta ha portato alla dispersione dei tifosi, con la curva che ha smesso di tifare e si è dispersa già alla fine del primo tempo.
Viola ha sottolineato come il legame tra la Roma e i suoi tifosi abbia subito una brutta sconfitta, non solo sportiva. Secondo lui, la crisi è figlia di scelte sbagliate e di una mancanza di identità all’interno del club.
“A inizio anno abbiamo avuto Mourinho – ricorda Viola – ha trascinato la gente, è diventato la Roma, si è assunto tutte le responsabilità e ha preso posizioni, non tutte condivisibili. Poi è arrivato De Rossi, che rappresentava la Roma e la romanità. La gente si è legata a De Rossi e ha superato Mourinho. Il tradimento di De Rossi ha creato una spaccatura enorme nel tifoso e nella società.”
Il ruolo di De Rossi e la necessità di ‘romanità’
Viola ha sottolineato il ruolo fondamentale di De Rossi nella storia della Roma, definendolo un simbolo di romanità e di appartenenza. Il suo “tradimento”, secondo Viola, ha creato una spaccatura profonda tra tifosi e società.
“Negli ultimi 50 anni, la Roma è diventata competitiva quando era una famiglia, con senso di appartenenza, con lo slogan ‘La Roma non si discute, si ama’.”, ha affermato Viola, sottolineando la necessità di riportare la romanità all’interno del club.
“L’errore più grosso che non avrebbe commesso suo padre Dino? “Mandare via Daniele De Rossi. Lo avrebbe aiutato a riportare al centro di tutto il valore della romanità. Non avrebbe vinto lo Scudetto, ma sarebbe nata una Roma competitiva e amata. Ci saremmo divertiti.”
Il futuro della Roma: la ricerca di un nuovo allenatore e la necessità di scelte funzionali
Con l’esonero di Juric, la Roma è alla ricerca di un nuovo allenatore. Viola ha espresso la sua opinione sul passato di Juric, definendolo “una meteora”, e ha sottolineato la necessità di un nuovo allenatore che incarni i valori della romanità.
“Il mio desiderio sarebbe quello di riportare De Rossi. E se Ranieri fosse pronto ad assumere un ruolo in società, avremmo due elementi di romanità. La Roma ha bisogno di romanità.”
Viola ha invitato i Friedkin a tornare a Roma e a riflettere sulle scelte fatte, in particolare sull’allontanamento di De Rossi. Secondo lui, la società deve puntare su una figura che incarni i valori della romanità e che sia funzionale al progetto del club.
La crisi di identità della Roma
La crisi della Roma è un problema complesso con radici profonde. La mancanza di un senso di appartenenza e la perdita di identità sono elementi che hanno contribuito alla situazione attuale. La società deve riportare la ‘romanità’ al centro del progetto, riconquistando il cuore dei tifosi e costruendo un futuro basato su valori condivisi.