L’accordo con OpenAI: due pilastri per l’innovazione
Il gruppo Gedi, guidato dall’amministratore delegato Gabriele Comuzzo, ha siglato un accordo con OpenAI, la casa madre di ChatGPT, per l’utilizzo di due importanti strumenti: SearchGPT e un network di editori internazionali. Come ha spiegato Comuzzo alla Commissione intelligenza artificiale per l’Informazione, l’accordo si basa su due pilastri fondamentali:
* **SearchGPT:** il gruppo Gedi avrà la possibilità di essere evidenziato come link nelle ricerche effettuate all’interno di SearchGPT, un nuovo prodotto di OpenAI in lancio. Questo consentirà di aumentare il traffico sui siti del gruppo e di rendere i contenuti visibili a un pubblico più ampio all’interno di un motore di ricerca all’avanguardia.
* **Network di editori:** l’accordo prevede l’accesso a un network di editori internazionali di primo livello, con cui OpenAI ha stretto accordi simili. Questo permetterà al gruppo Gedi di sviluppare esperienze nell’ambito dell’intelligenza artificiale, mutuando e valutando le best practices degli altri editori.
Comuzzo ha sottolineato l’importanza della trasparenza e del rispetto per i giornalisti nel processo di introduzione di queste nuove tecnologie. Il gruppo Gedi si impegna a discutere con i Cdr, i giornalisti e i sindacati per garantire un processo di integrazione trasparente e collaborativo.
Tempi e modalità di implementazione
SearchGPT è stato lanciato venerdì scorso in versione beta per gli utenti premium di ChatGPT, e a breve sarà rilasciato a tutti gli utenti, anche in versione free. Il gruppo Gedi si impegna a discutere con le redazioni e con i propri ambiti tecnici per definire un codice di condotta sull’intelligenza artificiale, che fungerà da linea guida per i prossimi passi.
Il gruppo Gedi si avvarrà anche della collaborazione con gli altri editori coinvolti nel progetto OpenAI per condividere best practices e per avere un vantaggio competitivo in termini di conoscenza e di implementazione delle nuove tecnologie.
Preoccupazioni e garanzie
L’annuncio dell’accordo ha sollevato preoccupazioni da parte di alcuni, tra cui la Fnsi e il Garante della privacy. Comuzzo ha assicurato che il gruppo Gedi è consapevole di queste preoccupazioni e che si impegna a essere molto preciso nell’applicazione e nella condivisione dei processi di integrazione dell’intelligenza artificiale. Il gruppo Gedi ha ribadito la sua attenzione alla trasparenza e al rispetto per i giornalisti, garantendo un processo di implementazione che tenga conto delle esigenze e delle opinioni di tutti gli attori coinvolti.
Un passo verso il futuro dell’informazione
L’accordo tra il gruppo Gedi e OpenAI rappresenta un passo importante verso il futuro dell’informazione. L’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale come SearchGPT e la collaborazione con un network di editori internazionali permetteranno al gruppo Gedi di rimanere al passo con le innovazioni e di offrire ai propri lettori un’esperienza di informazione sempre più ricca e coinvolgente. Sarà fondamentale garantire un processo di integrazione trasparente e collaborativo, che tenga conto delle esigenze e delle opinioni di tutti gli attori coinvolti.