La Cop29 di Baku si apre con l’obiettivo di definire un nuovo fondo climatico
La Cop29 di Baku, la conferenza annuale dell’Onu sul clima, si è aperta oggi con l’obiettivo di definire un nuovo target per la finanza climatica, l’Ncqg, New Collective Quantified Goal. Questo nuovo obiettivo dovrebbe superare la quota di 100 miliardi di dollari fissata alla Cop16 di Copenaghen nel 2009 per il periodo 2010-2025. L’Ncqg rappresenta il finanziamento annuale che viene destinato dai paesi più ricchi per gli aiuti ai paesi vulnerabili contro gli effetti del cambiamento climatico.
I negoziatori delle 198 Parti dovranno trovare un accordo su un nuovo target e un nuovo modello di finanziamento, che spazzi da risorse pubbliche ai finanziamenti attraverso le Banche Multilaterali di Sviluppo, fino ai contributi del settore privato.
Un accordo fondamentale per i piani di riduzione delle emissioni
Molti analisti avevano ipotizzato che la Cop di quest’anno potesse essere poco rilevante, in attesa della Cop30 in Brasile, dove gli stati dovranno aggiornare i loro impegni di decarbonizzazione, gli Ndc (National determined Contributions). Tuttavia, i ricercatori di Ecco, un think tank, respingono questa impostazione, sostenendo che l’accordo di Baku sul fondo per gli aiuti sarà fondamentale per molti stati per definire i loro piani di riduzione delle emissioni.
L’importanza di un’azione coordinata per il clima
La Cop29 di Baku rappresenta un momento cruciale per la lotta al cambiamento climatico. La definizione di un nuovo obiettivo per la finanza climatica è un passo fondamentale per garantire che i paesi più vulnerabili abbiano le risorse necessarie per adattarsi agli effetti del cambiamento climatico e per mitigare le emissioni. L’accordo di Baku potrebbe avere un impatto significativo sulla capacità degli stati di definire i loro piani di riduzione delle emissioni. È fondamentale che i negoziatori si impegnino in un dialogo costruttivo e che si raggiungano accordi concreti per affrontare questa sfida globale.