Quattro sconfitte di fila: un’anomalia per Guardiola
Il Manchester City, campione in carica, sta vivendo un momento di difficoltà. La sconfitta per 2-1 contro il Brighton ha infatti sancito la quarta sconfitta consecutiva per la squadra di Pep Guardiola, un evento che non si verificava dal 2006, quando il tecnico era Stuart Pearce. La serie negativa è iniziata con la sconfitta in Coppa di Lega contro il Tottenham, seguita dalla sconfitta in campionato contro il Bournemouth e dalla brutta sconfitta in Champions League contro lo Sporting Lisbona (4-1).
Assenze pesanti e difficoltà in attacco
Le assenze per infortunio di giocatori chiave come Rodri, Grealish, Ruben Dias, Stones e Doku, unite alle precarie condizioni fisiche di Ake, De Bruyne e Akanji, stanno pesando sul rendimento della squadra. Nonostante il solito gol di Haaland, il City ha faticato a trovare il ritmo giusto in attacco e a gestire la partita, concedendo al Brighton l’opportunità di ribaltare il risultato con le reti di Joao Pedro e O’Riley.
Il Liverpool si allunga in classifica
Con questa sconfitta, il Manchester City si ritrova a -2 dal Liverpool, che in serata affronta l’Aston Villa. In caso di vittoria, i ‘Reds’ porterebbero a +5 il vantaggio sui rivali, complicando ulteriormente la corsa al titolo per i ‘Citizens’.
Un momento di difficoltà per un gigante
Il Manchester City è una squadra abituata a vincere e a dominare. Questa serie di sconfitte è sicuramente un campanello d’allarme per Guardiola, che dovrà trovare il modo di rimettere in carreggiata la squadra. Le assenze per infortunio sono un fattore da non sottovalutare, ma la squadra ha comunque il potenziale per tornare a competere al massimo livello. Sarà interessante vedere come Guardiola reagirà a questa crisi e se riuscirà a riportare il City alla vittoria.