Scontri a Madrid: la polizia sgombera i manifestanti di estrema destra
La polizia spagnola è intervenuta con cariche per disperdere un gruppo di manifestanti di estrema destra che avevano tentato di distruggere le transenne a protezione della sede federale del Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) a Madrid. Gli scontri sono avvenuti intorno alle 22:30, quando alcuni dei manifestanti, convocati dal gruppo neonazista ‘Nucleo Nacional’, hanno iniziato a lanciare bottiglie e a bruciare contenitori di spazzatura, tentando di rimuovere le transenne che impedivano l’accesso alla sede socialista, situata nella centrale Calle Ferraz. La polizia ha impiegato la forza per ristabilire l’ordine e disperdere i manifestanti, che avevano iniziato a compiere azioni violente.
Il Psoe condanna la protesta come “marcia nera”
Il Psoe ha condannato la protesta come la “marcia nera”, denunciando la presenza di “neofranchisti incappucciati” che hanno intonato “urla fasciste e saluti nazisti”. La protesta, partita da Plaza de Espana, ha visto la partecipazione di circa 2.000 persone, secondo la prefettura di Madrid. Il Psoe ha espresso preoccupazione per la crescente presenza di gruppi di estrema destra in Spagna e per le loro azioni violente.
Il problema dell’estrema destra in Spagna
La presenza di gruppi di estrema destra in Spagna è un problema crescente, che richiede un’attenzione particolare da parte delle autorità. Le azioni violente e le manifestazioni di odio sono inaccettabili e devono essere condannate con fermezza. È importante contrastare la diffusione di ideologie di odio e promuovere la tolleranza e il rispetto per la diversità.