Attacchi aerei israeliani nel Libano orientale e meridionale
Una serie di attacchi aerei israeliani hanno colpito il Libano orientale e meridionale, causando la morte di almeno 31 persone, secondo il ministero della Salute libanese. I raid hanno preso di mira principalmente le regioni di Baalbek-Hermel e Tiro, dove Hezbollah, il gruppo armato sostenuto dall’Iran, ha una forte presenza.
Nel Libano orientale, i raid israeliani hanno ucciso 20 persone, di cui 11 nella località di Knaisseh, nella regione di Baalbek-Hermel. Altre 14 persone sono rimaste ferite.
Nel sud del Paese, gli attacchi israeliani hanno causato la morte di almeno 11 persone, tra cui sei soccorritori legati a Hezbollah e al suo alleato sciita Amal. Cinque persone sono state uccise nel villaggio di Hanouiyeh, mentre altri cinque soccorritori dell’associazione Risala Scouts, legata ad Amal, e un altro del Comitato per la salute islamica, affiliato a Hezbollah, sono stati uccisi nel villaggio di Deir Qanun.
Risposta di Israele e obiettivi degli attacchi
L’esercito israeliano ha dichiarato che i suoi aerei hanno colpito “siti infrastrutturali terroristici di Hezbollah nelle aree di Tiro e Baalbek”. Tra gli obiettivi colpiti, secondo l’esercito israeliano, ci sarebbero “terroristi, centri operativi e depositi di armi”.
L’agenzia libanese Nna ha invece riferito che “jet da combattimento nemici” hanno distrutto due case nella città meridionale di Nabatiyeh.
Considerazioni personali
La situazione in Libano è estremamente delicata e complessa. L’escalation degli attacchi israeliani rischia di innescare una nuova spirale di violenza nella regione, con conseguenze imprevedibili per la popolazione civile. È fondamentale che la comunità internazionale si impegni per favorire un cessate il fuoco immediato e per avviare un processo di dialogo che porti a una soluzione pacifica del conflitto.