La Crimea è persa: la nuova strategia di Trump per l’Ucraina
Il consigliere di Donald Trump, Bryan Lanza, ha dichiarato alla Bbc che la nuova amministrazione Usa si concentrerà sul raggiungimento della pace in Ucraina, abbandonando l’obiettivo del ripristino dell’unità territoriale del Paese. Lanza ha affermato che la Crimea è “persa” e che la nuova amministrazione si concentrerà su una “visione realistica della pace”.
La dichiarazione di Lanza ha suscitato polemiche, con molti che hanno criticato la posizione di Trump sulla questione ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto “deluso” dalla dichiarazione di Lanza, affermando che la Crimea è parte integrante dell’Ucraina e che non sarà mai accettata la sua annessione alla Russia.
La posizione di Trump sulla questione ucraina è in contrasto con quella del presidente Biden, che ha annunciato l’invio di aiuti a Kiev. Biden ha affermato che gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’Ucraina nella sua lotta contro la Russia e che non abbandoneranno il Paese alla sua sorte.
Trump valuta la “più grande deportazione di massa” di clandestini
Secondo il Wall Street Journal, i consiglieri di Trump stanno valutando la possibilità di dichiarare l’emergenza nazionale negli Stati Uniti, che potrebbe consentire di utilizzare fondi del Pentagono e strutture militari per la detenzione e aerei militari per le espulsioni. L’obiettivo sarebbe quello di realizzare la “più grande deportazione di massa” di clandestini nella storia degli Stati Uniti.
La proposta è stata accolta con critiche da parte di molti, che hanno denunciato la sua natura xenofoba e razzista. I critici hanno anche sottolineato che la dichiarazione di emergenza nazionale sarebbe un abuso di potere da parte del presidente Trump.
Il Pentagono, intanto, ha annunciato l’invio di 500 missili intercettori in Ucraina per i sistemi di difesa aerea a medio raggio Nasams e Patriot.
Scontri a Bologna tra polizia e antagonisti
La campagna elettorale in Emilia Romagna è stata caratterizzata da scontri tra polizia e antagonisti a Bologna. Un corteo di estrema destra è stato raggiunto da un corteo di collettivi antifascisti, che sono stati bloccati dalla polizia in tenuta antisommossa. Si sono verificati lanci di fumogeni e petardi, e la polizia ha utilizzato manganellate e spintoni per disperdere i manifestanti.
Anche un corteo anarchico, composto da circa 200 persone, ha sfilato per le strade di Bologna, controllato dalle forze dell’ordine.
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha espresso la sua solidarietà alla polizia e ha criticato la sinistra per aver tollerato e, a volte, fomentato la violenza degli antagonisti.
Caccia agli israeliani in Olanda e corteo pro Palestina a Milano
Il governo olandese sta indagando per verificare se siano stati ignorati i segnali d’allarme provenienti da Israele su possibili attacchi ai tifosi del Maccabi Tel Aviv, che si sono verificati dopo la partita di calcio di Europa League con la squadra olandese Ajax. I tifosi israeliani sono stati attaccati da gruppi di giovani musulmani.
A Milano, si è svolto un corteo pro Palestina, con i partecipanti che hanno gridato “Israele criminale, Palestina immortale”.
Proteste a Valencia dopo le alluvioni
Undici giorni dopo lo tsunami di fango e acqua che ha travolto 78 municipi della provincia di Valencia e strappato almeno 220 vite, la rabbia è scesa in piazza nel capoluogo. Decine di migliaia di persone hanno protestato contro la “fallimentare gestione” dell’emergenza provocata dalla Dana e le conseguenti alluvioni.
Nel mirino è finito il governatore Carlos Mazòn, del Partito Popolare, a cui è stato chiesto di dimettersi.
Ucciso un 18enne a Napoli, il terzo in 17 giorni
Un 18enne è morto a Napoli dopo essere stato colpito da un colpo di pistola alla testa. Secondo quanto si è appreso, la vittima stava maneggiando la pistola con due amici quando è partito un colpo.
A Napoli e provincia, in 17 giorni, tre giovanissimi sono morti in circostanze simili.
Il Qatar si ritira dalla mediazione per un cessate il fuoco a Gaza
Il Qatar si ritira dalla mediazione per un cessate il fuoco a Gaza e ha stabilito che l’ufficio di Hamas “non serve più a nessuno scopo”.
Secondo fonti citate dal quotidiano libanese al Akhbar, Israele ha chiesto alle forze Unifil di limitare i propri movimenti nelle aree a sud del fiume Litani, nonché in altre località del Libano meridionale vulnerabili ad attacchi militari.
La Juventus batte il Torino nel derby
La Juventus ha battuto il Torino 2-0 con le reti di Weah e Yildiz. Il Milan ha pareggiato 3-3 a Cagliari. Il Parma ha battuto il Venezia 2-1.
L’Argentina del rugby è ancora troppo forte per l’Italia del Ct (argentino) Gonzalo Quesada. A Udine, i Pumas hanno travolto gli azzurri 50-18.
Una prospettiva globale
La notizia ci presenta un quadro complesso e multiforme, che riflette le tensioni e le sfide che il mondo sta affrontando. La guerra in Ucraina, la crisi migratoria negli Stati Uniti, le proteste in Italia e in Spagna, la violenza in Medio Oriente e la competizione sportiva: tutti questi eventi ci ricordano la fragilità del mondo e la necessità di un dialogo costruttivo e di una collaborazione internazionale per affrontare le sfide comuni.