Un’alleanza per lo sviluppo
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha espresso la sua piena condivisione con la proposta avanzata dal presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, per l’introduzione di un Ires premiale. Questo meccanismo fiscale avrebbe lo scopo di incentivare le imprese a reinvestire una parte significativa dei propri utili, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro.
La proposta è stata avanzata da Patuelli durante una conferenza economica a Ravenna, dove il banchiere ha sottolineato l’importanza di guardare oltre il Pnrr, pur riconoscendo la necessità di completarlo nei tempi previsti. L’attenzione si sposta quindi verso la creazione di un ambiente favorevole per gli investimenti privati, sia da parte delle famiglie che delle imprese, come motore per la crescita economica e l’occupazione.
Il ruolo chiave degli investimenti
Patuelli ha sottolineato l’importanza di incentivare il risparmio investito a medio e lungo termine, attraverso misure fiscali che rendano più conveniente per le famiglie e le imprese destinare i propri capitali a investimenti produttivi. Questo approccio, secondo il presidente dell’Abi, è fondamentale per sostenere la crescita economica e creare nuove opportunità di lavoro.
La proposta di un Ires premiale si inserisce in un contesto di crescente attenzione per la necessità di attrarre investimenti privati e di creare un ambiente favorevole per la crescita economica. La crisi economica globale, accentuata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, ha evidenziato la fragilità dei sistemi economici e la necessità di politiche che promuovano la crescita e l’occupazione.
Un’idea promettente?
L’idea di un Ires premiale per incentivare gli investimenti è senz’altro interessante e potrebbe rappresentare un valido strumento per stimolare la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente le modalità di applicazione di questa misura, al fine di evitare distorsioni del mercato e di garantire che i benefici siano effettivamente destinati a favorire gli investimenti reali e non solo a ridurre il carico fiscale sulle imprese.
Inoltre, è importante considerare il contesto internazionale e l’impatto che questa misura potrebbe avere sull’attrattività del nostro Paese per gli investitori stranieri. Un’attenta analisi di questi aspetti è fondamentale per valutare l’effettiva efficacia di questa proposta.