Le teorie di genere e queer a Cagliari: un passo avanti
Le Teorie di genere e queer, tanto osteggiate dal centrodestra, si preparano a fare il loro ingresso all’Università di Cagliari. Il professor Massimo Arcangeli, docente di linguistica italiana e sociologia, ha annunciato di aver invitato il professor Federico Zappino, già docente di Teorie di genere e queer all’Università di Sassari, a tenere una lezione e un seminario nel capoluogo sardo.
L’invito è stato lanciato durante il convegno “Linguaggio, identità di genere, diritti delle persone”, organizzato dall’associazione La Parola che non muore in collaborazione con l’associazione Giulia Giornaliste Sardegna. Presente all’evento anche il rettore di Cagliari, Francesco Mola.
“Per la prossima primavera ho già invitato Federico Zappino a tenere una lezione all’interno del mio corso di linguistica italiana e sto lavorando con l’Università per poter pensare di avere, vediamo in quale settore, un suo seminario sul tema”, ha dichiarato Arcangeli all’ANSA.
L’idea, secondo il docente cagliaritano, è quella di “costruire un piccolo percorso all’interno di uno dei comparti che possano essere in qualche modo adatti per, didatticamente parlando, inserirlo bene il prossimo anno”.
Un segnale forte: il seminario di Zappino
Arcangeli ha sottolineato l’importanza del seminario come “segnale forte”, anche in vista di un possibile corso futuro. “Già un seminario può dare un segnale forte”, ha affermato.
L’iniziativa è stata accolta con favore da Zappino, che ha espresso la sua convinzione che l’università debba essere un luogo di trasformazione sociale.
“Dobbiamo augurarci sempre che la scuola, l’università, a tutti i livelli, sia sempre il luogo che incoraggi le persone più giovani a essere motori della trasformazione sociale e mai della regressione sociale, perché quando i giovani vengono messi nella condizione di non avere più strumenti critici per interpretare il cambiamento, per essere motori, agenti del cambiamento, lì si innescano le regressioni di cui forse abbiamo già troppa evidenza, dobbiamo sicuramente arrestare questo processo”, ha spiegato Zappino.
“Accetterò quindi l’invito di Arcangeli. E mi sembra importante e significativa la presenza qui del rettore di Cagliari. Il professor Arcangeli ha manifestato da subito, come moltissimi altri docenti nazionali e internazionali, la sua volontà di introdurre in maniera ancora più esplicita all’interno dei suoi insegnamenti le Teorie di genere e queer”, ha aggiunto.
Il confronto con Vannacci: un’occasione per un dialogo serio
Arcangeli ha anche affrontato la questione del possibile confronto con l’ex generale Roberto Vannacci, autore del libro “Un mondo al contrario”, in cui si esprime contro le teorie di genere e queer. Arcangeli ha già scritto un libro in cui smonta le tesi di Vannacci, anche a livello linguistico.
“Magari venisse a un corso su questa tema. Potrebbe essere l’occasione giusta anche per uscire un po’ da questo clima feroce di polarizzazioni che non ha alcun senso. Io l’ho attaccato e me ne prendo tutte le responsabilità, però credo (lui si è sempre sottratto, questo lo voglio dire pubblicamente), che un’occasione pubblica in cui potersi confrontare sia necessaria. Quindi, se si dovesse presentare a un qualunque mio corso, ripeto però, come occasione per poter sviluppare un discorso serio, magari io potrei poi andare al suo”, ha detto Arcangeli.
Un passo avanti per l’inclusione e il dibattito
L’arrivo delle Teorie di genere e queer a Cagliari rappresenta un passo avanti importante per l’inclusione e il dibattito su temi cruciali come l’identità di genere e i diritti delle persone. L’iniziativa di Arcangeli, supportata dal rettore Mola e accolta con favore da Zappino, dimostra la volontà di aprire le porte dell’università a un confronto aperto e costruttivo. È fondamentale che l’università continui a essere un luogo di formazione critica e di dialogo, dove le nuove generazioni possano sviluppare una visione inclusiva e rispettosa della diversità.