Un sistema societario per vendere prodotti finanziari in Italia
Il Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo da circa 18 milioni di euro a carico di un individuo residente in Svizzera, fondatore di un gruppo societario e amministratore di alcune società elvetiche. Le indagini, condotte dalla Procura di Milano, hanno svelato un sistema societario sofisticato, creato con l’obiettivo di collocare in Italia, attraverso una rete di agenti, diverse tipologie di prodotti finanziari. Tra questi, polizze assicurative sulla vita, strumenti finanziari derivati e servizi di investimento in un fondo lussemburghese. L’attività, secondo gli inquirenti, si sarebbe svolta in assenza delle prescritte autorizzazioni per operare fuori sede, con target specifico gli imprenditori del Nord Italia in possesso di ingenti patrimoni mobiliari.
Accuse di truffa, abusiva attività finanziaria e omessa dichiarazione dei redditi
I reati al centro dell’inchiesta sono la truffa, l’abusiva attività finanziaria svolta sul territorio dello Stato e l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. Il procuratore Marcello Viola, in un comunicato ufficiale, ha confermato l’esistenza di un’indagine in corso e il sequestro preventivo dei beni del finanziere svizzero. Le indagini, ancora in corso, mirano a ricostruire il complesso sistema societario e le modalità con cui l’indagato avrebbe operato in Italia, con l’obiettivo di accertare la responsabilità dell’individuo in merito alle accuse mosse.
La lotta contro la criminalità finanziaria
Questo caso evidenzia la crescente attenzione delle autorità italiane alla lotta contro la criminalità finanziaria e la necessità di tutelare gli investitori da pratiche illecite. L’attività di indagine e il sequestro preventivo dei beni sono strumenti importanti per contrastare queste attività, ma è fondamentale anche un’azione preventiva per educare gli investitori e prevenire future frodi.