Modifiche in vista al blocco parziale del turnover
Secondo quanto si apprende, il governo sta lavorando a modifiche alla norma sul blocco parziale del turnover nella Pubblica Amministrazione. La disposizione, introdotta nella legge di bilancio, prevede che nel 2025 il turnover sia limitato al 75% per le amministrazioni, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie e gli enti pubblici non economici con più di 20 dipendenti a tempo indeterminato. Le modifiche, che dovrebbero assumere la forma di un emendamento al testo della legge di bilancio, mirano a escludere il comparto della sicurezza dal blocco e a ridurre la platea dei Comuni coinvolti.
Le critiche alla norma e l’apertura del governo
La norma sul blocco parziale del turnover ha suscitato critiche da parte di diverse categorie di lavoratori e sindacati. Le critiche si concentrano principalmente sulla rigidità della norma e sulla sua potenziale capacità di ostacolare il ricambio generazionale e l’aggiornamento delle competenze all’interno della Pubblica Amministrazione. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha recentemente espresso la sua apertura a possibili modifiche alla norma, riconoscendo la necessità di valutare le diverse esigenze del sistema e di trovare soluzioni più flessibili.
Un passo verso una Pubblica Amministrazione più efficiente?
Le modifiche al blocco parziale del turnover potrebbero rappresentare un passo verso una Pubblica Amministrazione più efficiente e moderna. Escludere il comparto della sicurezza e ridurre la platea dei Comuni coinvolti potrebbe consentire di indirizzare le risorse verso settori strategici e di favorire il ricambio generazionale in settori chiave. Tuttavia, è importante che le modifiche siano ponderate e mirate, evitando di creare ulteriori disomogeneità all’interno del sistema e di penalizzare settori già in difficoltà.