Un tesoro di musica inedita per celebrare un maestro
Nel centenario della nascita di Bruno Canfora, l’etichetta Four Flies Record si prepara a celebrare la memoria di un maestro che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana. Due uscite discografiche, “Disamore” e “Romantica”, offrono un viaggio inedito nel mondo musicale di Canfora, svelando preziosi provini e composizioni per la televisione degli anni ’60.
La prima pubblicazione, “Disamore”, presenta un’inedita interpretazione di Canfora al pianoforte di due brani: “Disamore”, sviluppato da un tema secondario del film “La banda del trucido”, e “Sì o no”, con i testi del paroliere Giorgio Calabrese. Un’occasione per scoprire un lato più intimo del maestro, che si cimenta in prima persona con la sua musica.
“Romantica”, invece, raccoglie una selezione di composizioni tra cui spiccano due temi della commedia musicale “Addio Giovinezza”, diretta da Antonello Falqui nel 1968, con un duetto straordinario dei protagonisti Nino Castelnuovo e Gigliola Cinquetti.
Queste due uscite sono solo il primo passo di un progetto più ampio che si completerà nel 2025, con l’obiettivo di riscoprire e rendere accessibile l’ampio repertorio di Canfora, che include non solo brani celebri, ma anche opere meno conosciute, composte per la televisione e la pubblicità.
Un’eredità musicale ricca e variegata
Bruno Canfora (Milano, 6 novembre 1924 – Piegaro, 4 agosto 2017) ha avuto un ruolo fondamentale nell’industria musicale italiana dagli anni ’50 agli anni ’90. Il suo nome è legato a successi indimenticabili come “Il ballo del mattone” e “Il Geghegé” di Rita Pavone, “Stasera mi butto” di Rocky Roberts, e “Da-da-umpa” delle Gemelle Kessler.
Canfora ha collaborato con alcuni dei più grandi nomi della musica italiana, tra cui Mina, per la quale ha arrangiato successi senza tempo come “Mi sei scoppiato dentro il cuore”, “Sono come tu mi vuoi”, “Vorrei che fosse amore” e “Brava”, per la quale ha anche scritto il testo.
La sua presenza era costante nelle trasmissioni televisive, dove ha accompagnato Mina in centinaia di programmi e ha interpretato gag memorabili con Paolo Panelli. Il suo stile elegante e la sua personalità ironica lo hanno reso un personaggio amato dal pubblico.
Riscoprire un tesoro dimenticato
Nonostante il suo passato prestigioso, molte delle composizioni di Canfora, in particolare quelle per la tv e la pubblicità, non sono mai state pubblicate e sono rimaste in gran parte dimenticate. Questo progetto di riscoperta è stato reso possibile grazie al ritrovamento di circa cinquanta nastri nell’archivio della famiglia Canfora, accuratamente digitalizzati, restaurati e rimasterizzati dall’etichetta romana.
L’eredità musicale di Canfora è ricca e variegata, spaziando dalla canzone leggera al jazz, dal cinema al teatro. La sua musica ha accompagnato generazioni di italiani, contribuendo a scrivere la storia della canzone italiana.
Un maestro del jazz sinfonico
Canfora ha studiato pianoforte e oboe al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, e ha iniziato la sua carriera musicale negli anni ’40, esibendosi nelle radio e nei locali con la sua Orchestra. Dagli anni ’50 ha lavorato in televisione, cinema e teatro, firmando una serie di successi che hanno fatto la storia della canzone italiana.
La sua popolarità è esplosa anche grazie alla Rai, dove ha composto e diretto le musiche di programmi come “Studio Uno” e “Canzonissima”. Nel 1961 ha guidato l’Orchestra del Festival di Sanremo e ha compiuto una memorabile tournée in Giappone con Mina.
Canfora ha scritto anche musiche per il cinema, ma il genere in cui il suo estro musicale è emerso maggiormente è la commedia brillante. Ha composto le musiche per numerose commedie musicali di successo, come “Viola, violino e viola d’amore”, “Angeli in bandiera”, “Promesse… promesse” e “Amori miei”.
Alla fine della sua lunga carriera, Canfora è tornato alle radici, guidando l’orchestra sinfonica del Teatro Massimo di Palermo, con la quale ha sperimentato la sua grande passione per il jazz sinfonico, curando arrangiamenti su musiche di Cole Porter, George Gershwin e molti altri.
Un’eredità da riscoprire
La riscoperta dell’opera di Bruno Canfora è un’occasione preziosa per rivalutare il contributo di un maestro che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana. Le nuove uscite discografiche ci permettono di immergerci in un mondo musicale ricco e variegato, svelando aspetti inediti della sua carriera e riscoprendo composizioni dimenticate. L’eredità di Canfora è un tesoro da custodire e da trasmettere alle nuove generazioni, per far conoscere e apprezzare la bellezza e la ricchezza della sua musica.