Un’opera shakespeariana rivisitata in chiave contemporanea
Lella Costa e Gabriele Vacis, dopo 24 anni, riportano in scena “Otello, di precise parole si vive”, un’opera che rivisita il classico shakespeariano con un’ottica contemporanea. Il regista Vacis, nelle sue note di regia, sottolinea l’importanza di “capire cosa possiamo fare, noi maschi, per emanciparci dall’umiliante condizione di oppressori a cui siamo condannati dalla storia”.
L’opera affronta il tema del femminicidio e della violenza di genere, temi che purtroppo sono ancora molto attuali. “Ho sempre pensato che Otello fosse la tragedia dell’uccidere per amore, ma non c’è mai amore quando c’è violenza e sopraffazione”, afferma Vacis, aggiungendo che “questo ce l’hanno insegnato le donne. Le più giovani in modo molto risoluto”.
Un’analisi dell’attualità attraverso le parole di Shakespeare
Lella Costa, interprete di Desdemona, spiega che l’opera di Shakespeare “a volte ci aiuta perfino a capire chi siamo, cosa ci sta succedendo adesso”. La scelta di riportare in scena “Otello” dopo 24 anni è dovuta alla necessità di rileggere il testo alla luce dei tempi attuali, di “preservare intatta la sostanza narrativa, ma intervenendo e modificando quelle parti in cui l’attualità, o meglio la contemporaneità, richiedevano un aggiornamento”.
“Se poi ci aggiungiamo una trama folgorante, il cui riassunto potrebbe sembrare notizia di cronaca di oggi, un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina e abilissima, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole, allora ci rendiamo conto di quanto bisogno abbiamo di continuare a raccontare e ascoltare questa storia”, conclude Lella Costa.
Un’opera che invita alla riflessione
“Otello, di precise parole si vive” si presenta come un’opera che invita alla riflessione su temi importanti come la violenza di genere, il femminicidio e la manipolazione. La scelta di riportare in scena un classico shakespeariano in chiave contemporanea dimostra la capacità di Shakespeare di parlare ancora oggi al pubblico, di farci riflettere sulla nostra società e sui nostri comportamenti.
L’opera è in scena dal 8 al 10 novembre al Teatro Duse di Bologna, un’occasione per assistere a una rappresentazione che promette di essere coinvolgente e stimolante.
La forza di un classico
La scelta di riproporre “Otello” in chiave contemporanea è un segno di grande intelligenza da parte di Lella Costa e Gabriele Vacis. L’opera di Shakespeare, pur essendo stata scritta secoli fa, conserva una straordinaria attualità e ci permette di riflettere su temi che sono ancora oggi al centro del dibattito pubblico. Il fatto che la trama di “Otello” possa essere considerata “notizia di cronaca di oggi” dimostra la forza e la potenza del testo shakespeariano.