Nove regioni candidate per l’allunaggio di Artemis III
La Nasa ha annunciato la selezione di nove regioni vicine al polo sud della Luna come possibili siti di atterraggio per la missione Artemis III, prevista per il 2026. Questa missione segnerà il ritorno dell’umanità sul suolo lunare dopo oltre mezzo secolo dal programma Apollo, e si prefigge di portare gli astronauti a camminare nuovamente sulla superficie del nostro satellite naturale.
Dopo anni di studi scientifici e analisi delle immagini riprese dal Lunar Reconnaissance Orbiter, l’agenzia spaziale statunitense ha inizialmente individuato 13 regioni candidate nel 2022. Successivamente, l’elenco è stato ulteriormente aggiornato, e la nuova rosa di siti comprende:
- Il picco vicino al cratere lunare Cabeus B
- Il cratere Haworth
- Il massiccio del cratere Malapert
- Il monte Mouton e il suo altopiano
- Due aree lungo il margine del cratere Nobile
- Il bordo del cratere de Gerlache
- La pianura Slater
La scelta di queste regioni è stata effettuata tenendo conto di diversi fattori cruciali per la riuscita della missione:
- Sicurezza dell’allunaggio: la scelta dei siti tiene conto della topografia e della conformazione del terreno per garantire un atterraggio sicuro e stabile.
- Condizioni di illuminazione: la posizione dei siti deve garantire un’adeguata illuminazione per le attività degli astronauti e per il funzionamento dei sistemi di comunicazione.
- Capacità di comunicare con la Terra: la scelta dei siti tiene conto della possibilità di mantenere una comunicazione costante con la Terra durante la missione.
- Caratteristiche geologiche: la scelta dei siti si basa su criteri geologici, con particolare attenzione all’interesse scientifico delle diverse regioni.
Un ambiente lunare inedito
Il polo sud della Luna rappresenta un ambiente completamente diverso da quello esplorato durante le missioni Apollo. Come sottolinea Sarah Noble, responsabile scientifico di Artemis presso il quartier generale della Nasa, “Il Polo Sud della Luna è un ambiente completamente diverso da quello in cui siamo atterrati durante le missioni Apollo: offre accesso ad alcuni dei terreni più antichi della Luna, nonché a regioni fredde e in ombra che potrebbero contenere acqua e altri composti”.
L’esplorazione di queste regioni permetterà agli scienziati di studiare i terreni più antichi della Luna, e di analizzare le zone in ombra che potrebbero contenere acqua e altri composti, come ghiaccio d’acqua, che potrebbero essere fondamentali per future missioni di esplorazione spaziale.
Prossimi passi e coinvolgimento della comunità scientifica
Nei prossimi mesi, la Nasa procederà con la raccolta di dati per costruire mappe e valutare la geologia regionale degli eventuali siti di allunaggio. L’agenzia coinvolgerà la comunità scientifica internazionale in questo processo, per garantire che la scelta finale sia basata sulle migliori conoscenze scientifiche disponibili.
L’obiettivo finale è quello di selezionare il sito di atterraggio ideale per la missione Artemis III, che permetterà di compiere nuove scoperte scientifiche e di approfondire la nostra conoscenza della Luna.
Un passo avanti per l’esplorazione spaziale
La scelta dei siti di atterraggio per Artemis III rappresenta un passo fondamentale per l’esplorazione spaziale. L’obiettivo di esplorare il polo sud della Luna, con le sue caratteristiche uniche, apre nuove frontiere per la ricerca scientifica e per la comprensione del nostro sistema solare. Le potenziali risorse idriche presenti in queste regioni potrebbero essere fondamentali per future missioni di esplorazione spaziale, e la scelta di questi siti di atterraggio dimostra l’impegno della Nasa per la ricerca e l’innovazione nel campo aerospaziale.