Un omaggio a Elio Fiorucci, il ‘cool hunter’ che ha colorato Milano
La Triennale di Milano si prepara ad ospitare un evento imperdibile per gli amanti della moda, del design e della cultura: la più grande mostra monografica mai dedicata a Elio Fiorucci, lo stilista, imprenditore e ‘cool hunter’ che ha lasciato un segno indelebile nella scena internazionale. La mostra, intitolata “Elio Fiorucci”, sarà inaugurata il 17 febbraio e si protrarrà fino al 16 marzo, offrendo un viaggio affascinante nel mondo di un visionario che ha saputo catturare lo spirito del tempo e trasformarlo in un linguaggio universale.
Il presidente della Triennale, Stefano Boeri, ha sottolineato l’importanza di questa retrospettiva, affermando che “abbiamo voluto riempire, proprio qui, dove il fenomeno Fiorucci è nato ed esploso, il vuoto di una formidabile amnesia”. Milano, grazie a Fiorucci, è stata per decenni un punto di riferimento per la cultura giovanile internazionale, un crogiolo di idee e contaminazioni tra moda, design, arte e pubblicità, un luogo in cui la cultura e il commercio si sono incontrati in modo innovativo.
“Invadendo di colori e forme la Milano cupa degli anni Settanta e poi esportando la sua cometa cromatica nel mondo”, ha aggiunto Boeri, “Elio Fiorucci ha dato alla sua città il regalo di un primato nella creatività internazionale”.
Un viaggio cronologico nella vita e nell’opera di Fiorucci
La mostra, curata da Judith Clark e con un allestimento “teatrale” di Fabio Cherstich, si sviluppa cronologicamente come una retrospettiva biografica che racconta la storia di Elio Fiorucci attraverso un ricco materiale d’archivio, la sua produzione industriale e la sua stessa voce. Le registrazioni inedite di Fiorucci, alternate con quelle dei suoi collaboratori, ci permettono di ascoltare le sue parole, di conoscere la sua vita e di scoprire i segreti del suo marchio.
La mostra ripercorre le tappe fondamentali della sua carriera: la creazione del suo negozio milanese nel 1967, l’apertura del negozio di New York nel 1976 (realizzato da Ettore Sottsass, Andrea Branzi e Franco Marabelli), l’amicizia con Madonna e Andy Warhol, le sue iconiche linee di abbigliamento e oggetti. La mostra offre un’immersione totale nel mondo di Fiorucci, un mondo fatto di colori vivaci, di forme audaci e di un’energia contagiosa.
Un’esperienza multimediale per scoprire il genio di Fiorucci
La mostra non si limita a presentare oggetti e documenti, ma si avvale di un linguaggio multimediale che coinvolge il visitatore in un’esperienza immersiva. La voce di Fiorucci, le sue parole, le sue idee, ci accompagnano in questo viaggio nel tempo, svelando la sua visione creativa e il suo talento di “cool hunter”.
La mostra è arricchita da una selezione di volumi e riviste provenienti dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano, con un focus sulla moda, e da un catalogo bilingue (italiano e inglese) edito da Electa. Il catalogo, curato da esperti del settore, offre un’analisi approfondita dell’opera di Fiorucci, mettendo in evidenza i temi e i linguaggi che hanno caratterizzato la sua carriera.
Un album per celebrare l’immaginario di Fiorucci
Per completare l’esperienza, è disponibile anche l’album “Il giro del mondo per Elio Fiorucci. Gli album di Mirella Clemencigh”, a cura di Judith Clark con Adelita Husni-Bey. L’album include un’introduzione all’immaginario di Fiorucci e una conversazione inedita tra la curatrice della mostra e Adelita Husni-Bey, artista e figlia dell’autrice delle opere protagoniste dell’album, Mirella Clemencigh, buyer e stilista, collaboratrice di Elio Fiorucci negli anni Sessanta e Settanta.
La mostra “Elio Fiorucci” è un’occasione unica per scoprire il genio di un uomo che ha saputo interpretare il suo tempo e lasciare un segno indelebile nella storia della moda e della cultura. Un’esperienza da non perdere per tutti coloro che desiderano immergersi nel mondo di un visionario che ha saputo colorare la vita di milioni di persone.
Un omaggio a un visionario
La mostra dedicata a Elio Fiorucci è un’occasione importante per celebrare un visionario che ha saputo catturare lo spirito del tempo e trasformarlo in un linguaggio universale. La sua capacità di unire moda, design, arte e cultura ha contribuito a creare un nuovo immaginario, un nuovo modo di vivere la città e il mondo. La mostra è un omaggio a un uomo che ha saputo dare voce alla cultura giovanile internazionale, un uomo che ha saputo colorare la vita di milioni di persone.