Un primo tempo da incubo
La Fiorentina di Vincenzo Italiano, con un turnover massiccio rispetto alla vittoriosa trasferta di Torino, ha disputato un primo tempo da dimenticare a Cipro contro l’Apoel Nicosia. La squadra di casa, con il passare dei minuti, ha acquisito fiducia e consapevolezza, mentre i viola non sono riusciti a mettere in pratica le giuste contromisure. I primi 12 minuti di gioco hanno visto Kouamé sprecare tre occasioni da gol, e la squadra di Palladino ha subito due gol nel primo tempo. Il primo è arrivato al 37′ con Donis che, dopo una buona azione di El Arabi, ha battuto Terracciano con un tocco morbido. Un minuto dopo, la Fiorentina ha avuto due occasioni per pareggiare con Richardson e Mandragora, ma senza fortuna. Al 45′, l’Apoel ha raddoppiato con Abagna, che ha approfittato di un errore difensivo di Moreno e di un rinvio sfortunato di Kayode. Un primo tempo da dimenticare per la Fiorentina, che ha mostrato poca aggressività e concentrazione.
Una reazione tardiva
Nella ripresa, Palladino ha inserito alcuni ‘titolari’ come Beltran, Ranieri, Dodo, Bove e Gosens, e la Fiorentina è diventata più pericolosa. Al 74′, Ikone ha riaperto la partita con un gol in diagonale dopo un’azione di Kouamé. Da quel momento, i viola si sono stazionati nella metà campo avversaria, ma non sono riusciti a creare altre occasioni da gol. Dopo sette minuti di recupero, la partita è terminata con la sconfitta della Fiorentina in Conference League.
Un passo indietro per la Fiorentina
La sconfitta a Cipro è un passo indietro per la Fiorentina, che aveva vinto sette partite consecutive tra campionato e Conference League. La squadra di Palladino dovrà lavorare per ritrovare la solidità difensiva e la brillantezza offensiva che l’hanno caratterizzata nelle ultime settimane. La prossima sfida sarà contro il Milan in campionato, e i viola dovranno reagire subito per non perdere terreno in classifica.
Una sconfitta che non deve essere un punto di rottura
La sconfitta contro l’Apoel Nicosia è un campanello d’allarme per la Fiorentina, ma non deve essere un punto di rottura. La squadra di Palladino ha dimostrato di avere le qualità per competere a livello internazionale, e questa partita servirà come lezione per crescere e migliorare. Il prossimo impegno contro il Milan sarà un’occasione per dimostrare di aver imparato dagli errori e di essere pronti a rialzarsi.