Un omaggio al “padre della musica ceca”
Il Teatro Comunale di Bologna si prepara a celebrare il bicentenario della nascita di Bedrich Smetana, il compositore considerato il “padre della musica ceca”, con un ciclo di concerti dedicati al suo capolavoro, “Ma Vlast” (La mia patria). L’evento si terrà l’8 novembre alle 20.30 all’Auditorium Manzoni, con il direttore Pinchas Steinberg alla guida dell’Orchestra del Teatro Comunale.
Oltre al bicentenario della nascita di Smetana, il concerto celebrerà anche il 150° anniversario della prima esecuzione del brano più famoso del ciclo, “Vltava” (La Moldava), il nome del fiume più importante della Repubblica Ceca.
Il pubblico bolognese riconoscerà Steinberg per le sue precedenti interpretazioni di opere come “Il trovatore” di Verdi e “Madama Butterfly” di Puccini, che ha diretto nel 2019 e 2020, rispettivamente all’Auditorium Manzoni e al Pala Dozza. Una curiosità: suo padre, William Steinberg, anch’egli un celebre direttore d’orchestra, diresse un concerto sinfonico a Bologna nella sala Bibiena nel 1954.
“Ma Vlast”: un viaggio sinfonico attraverso la Boemia
“Ma Vlast” è un ciclo di sei poemi sinfonici che Smetana compose tra il 1874 e il 1879, ormai sordo, per esprimere l’anima della sua terra e i sentimenti indipendentisti del paese, all’epoca sotto la dominazione dell’Impero asburgico. I sei brani, “Il castello alto”, “La Moldava”, “Sarka”, “Dai prati e dai boschi di Boemia”, “Tabor” e “Blanik”, vennero eseguiti inizialmente separatamente, e solo nel 1882 a Praga nella loro versione integrale, con un’accoglienza trionfale.
Smetana, che morirà due anni dopo, ha saputo coniugare nella sua musica la tradizione popolare boema con il modello sinfonico europeo, ispirandosi a compositori come Hector Berlioz e Franz Liszt. Utilizzando melodie popolari, Smetana ha creato un’opera che evoca i paesaggi, la storia e le tradizioni della Boemia, diventando un simbolo musicale dello spirito nazionale ceco.
Un’eredità musicale che resiste al tempo
Oltre a “Ma Vlast”, Smetana è ricordato per l’opera “La sposa venduta” del 1866. La sua musica, un connubio di tradizione popolare e innovazione sinfonica, continua a catturare l’attenzione di pubblico e critica, e il suo ciclo di poemi sinfonici rappresenta un viaggio emozionante attraverso la cultura e la storia della Boemia, un’eredità musicale che resiste al tempo.
Un viaggio nella cultura ceca
La scelta del Teatro Comunale di Bologna di celebrare il bicentenario di Smetana con “Ma Vlast” è un’ottima opportunità per il pubblico di immergersi nella cultura e nella storia della Boemia. L’opera di Smetana, un’espressione di nazionalismo e amore per la propria terra, è un’occasione per riflettere sull’importanza della musica come linguaggio universale e come mezzo di espressione di identità e appartenenza.