Un bilancio a due anni dall’alluvione
A due anni dall’alluvione che ha colpito le Marche il 15 settembre 2022, si fa il punto della situazione. Tra il Senigalliese e il Pesarese, 192 nuclei familiari, pari a circa 378 persone, sono ancora fuori dalle loro abitazioni, distribuiti in 13 comuni. Per il contributo di autonomia sistemazione (Cas), tra il 16 settembre 2022 e il 16 settembre 2024 sono stati erogati circa 3,7 milioni di euro.
La notizia è stata diffusa dall’assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi durante la prima parte della seduta del Consiglio regionale delle Marche dedicata a ripercorrere fatti e interventi successivi alla calamità che ha causato danni ingenti e 13 vittime, tra cui un bambino di otto anni.
La seduta ha visto un dibattito articolato, con forti critiche dal Pd sulla gestione del post alluvione, a cui ha replicato, tra gli altri, il presidente della Regione Francesco Acquaroli.
L’evento meteorologico e le sue conseguenze
L’assessore Aguzzi ha ricordato che l’alluvione è stata causata da un sistema temporalesco di tipo “auto-rigenerante stazionario”, simile a quello che ha colpito la Spagna, sulle zone collinari dell’Anconetano e Pesarese. Le piogge, arrivate dopo un periodo siccitoso, hanno interessato la parte collinare e montana retrostante la costa, con picchi di cumulate sul Monte Catria, sulle parti collinari e montane del Misa, Cesano, Esino e Monte San Vicino.
In 12 ore, a Cantiano sono caduti 419 millimetri di pioggia, con un tempo di ritorno di mille anni. L’idrometro, passato da verde a rottura, ha registrato piene anomale, simili a tsunami, che hanno travolto ponti e causato dilavamento eccezionale di versanti montani, crolli, frane di fango e ghiaia, fiumi intasati, alberi sradicati e ammassati su ponti, alcuni dei quali sono crollati o sono stati sormontati.
Gli interventi post alluvione
Il governo Meloni ha stanziato 400 milioni di euro per il post alluvione, oltre ai primi fondi erogati dal governo Draghi per le somme urgenze e i primi ristori. Tramite il portale dedicato, sono state presentate 2.651 richieste per gli interventi urgenti, e sono stati approvati piani di protezione civile per 159 milioni di euro, che comprendono 1.483 interventi e altri 29 interventi per opere di mitigazione del rischio di esondazioni, per un totale di 15,7 milioni di euro.
Per i primi ristori, sono state presentate richieste da 3.115 famiglie (13,5 milioni) e 642 imprese (10,4 milioni). Nella seconda fase dei “ristori pesanti”, sono stati impegnati circa 42,5 milioni di euro, con 514 pratiche inviate dai Comuni (458 istruite) e 54 potenziali delocalizzazioni di abitazioni per 8,4 milioni di euro, in fase istruttoria.
Per le imprese, sono pervenute 150 pratiche (129 ammissibili per 12,6 milioni), mentre per le aziende agricole sono state ammesse 85 pratiche su 101 (3 in istruttoria) per 2,4 milioni di euro.
Un bilancio ancora parziale
Il bilancio del post alluvione presentato dal Consiglio regionale delle Marche fornisce un quadro parziale della situazione. Nonostante gli sforzi per la ricostruzione, è evidente che la strada è ancora lunga. La presenza di 192 nuclei familiari ancora fuori casa a distanza di due anni dall’evento dimostra la complessità del processo di recupero. È fondamentale garantire un sostegno concreto e continuativo alle famiglie colpite, assicurando loro un futuro dignitoso e la possibilità di ricostruire le loro vite.