L’allarme di Kubilius: prepararsi agli scenari estremi
Il commissario designato alla Difesa dell’Unione Europea, Andrius Kubilius, ha lanciato un chiaro messaggio di allarme durante la sua audizione all’Eurocamera: l’Ue deve prepararsi a possibili aggressioni da parte della Russia. Kubilius ha sottolineato che il suo mandato lo obbliga a preparare l’Unione Europea agli scenari più estremi, inclusi quelli che prevedono un attacco diretto da parte di Mosca. “Dobbiamo prepararci alla possibilità di un’aggressione della Russia contro i Paesi dell’Ue”, ha affermato il commissario designato. “La mia lettera d’incarico mi richiede di preparare l’Ue agli scenari più estremi.”
La spesa militare russa in crescita
Kubilius ha evidenziato la crescente spesa militare russa come motivo di preoccupazione. Secondo le sue previsioni, nel 2025 la Russia supererà la spesa militare dell’Unione Europea a 27 in termini di parità d’acquisto. Questa situazione, ha affermato Kubilius, richiede un cambio radicale nella struttura della difesa europea. “Sembra che nel 2025 la Russia spenderà di più in difesa dell’Ue a 27 in termini di parità d’acquisto, dobbiamo cambiare totalmente la strutture della nostra difesa”, ha sottolineato il commissario designato. “Non c’è competizione tra Ue e Nato.”
La necessità di soluzioni coraggiose
Kubilius ha fatto riferimento ai rapporti di Letta, Draghi e Niinisto, che hanno fornito una serie di raccomandazioni per il rafforzamento della difesa europea. “Dopo i rapporti Letta, Draghi e Niinisto, sappiamo cosa fare”, ha affermato. “Abbiamo bisogno di soluzioni urgenti e coraggiose.”
La necessità di una difesa europea forte
Le parole di Kubilius riflettono una crescente preoccupazione per la sicurezza dell’Europa. L’aumento della spesa militare russa, in un contesto geopolitico già teso, rappresenta una sfida seria per l’Unione Europea. La necessità di una difesa europea forte e indipendente è quindi sempre più evidente. La collaborazione tra Ue e Nato, pur rimanendo fondamentale, non può essere l’unica soluzione. L’Europa deve sviluppare una propria capacità di difesa, in grado di rispondere alle sfide del XXI secolo.