Autopsia per chiarire la dinamica dell’incidente
Oggi, presso l’ospedale Brotzu di Cagliari, si terrà l’autopsia sul corpo di Filippo Vidili, il cacciatore di 50 anni ucciso per errore venerdì scorso nelle campagne di Sedilo. L’incarico è stato affidato dal pm del tribunale di Oristano, Silvia Mascia, al dottor Roberto Demontis. All’esame necroscopico parteciperanno anche i consulenti nominati dagli avvocati Gianluigi Mastio e Mario Gusi, che rappresentano i familiari della vittima, e quelli indicati dalla difesa di Marco Solinas, il compagno di battuta che ha sparato il colpo fatale.
La dinamica dell’incidente
Secondo le ricostruzioni, Vidili, ospite di una compagnia di caccia per l’apertura della stagione venatoria ai cinghiali, era appostato in attesa della preda quando l’animale è comparso. Il suo comparire ha innescato le fucilate dei compagni di battuta, tra cui Marco Solinas. Tre colpi a palla singola sono stati esplosi, uno dei quali ha colpito una roccia e, di rimbalzo, ha centrato all’addome Vidili. Nonostante il pronto intervento del 118 e l’arrivo dell’elisoccorso, per il 50enne non c’è stato nulla da fare.
Indagini in corso
Marco Solinas è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. L’autopsia di oggi dovrebbe fornire ulteriori elementi per chiarire la dinamica dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità.
Riflessioni sulla sicurezza nella caccia
La tragica morte di Filippo Vidili è un monito sulla necessità di massima attenzione e sicurezza durante le battute di caccia. La presenza di più cacciatori in un’area ristretta, con la confusione e l’adrenalina del momento, aumenta il rischio di incidenti. È fondamentale che i cacciatori siano adeguatamente formati e che seguano scrupolosamente le norme di sicurezza per evitare tragedie come questa.