Un’ampia partecipazione e un focus sul Green Deal
Gli Stati Generali della Green Economy, organizzati dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile di Edo Ronchi, si sono conclusi a Rimini con un bilancio positivo. La due giorni di convegni, tenutasi nell’ambito della fiera dell’economia circolare Ecomondo, ha visto la partecipazione di oltre 1500 persone e 100 relatori, con un’intensa interazione online attraverso l’hashtag #statigreen24. L’evento ha generato oltre 255.000 interazioni online, con domande e commenti che hanno alimentato il dibattito.
Tra i temi principali emersi durante gli Stati Generali, un’attenzione particolare è stata dedicata al Green Deal, con la presentazione di un pacchetto di 8 proposte prioritarie per la transizione ecologica. Il report annuale, consultabile online, offre un’analisi approfondita delle sfide e delle opportunità legate alla sostenibilità.
“Anche quest’anno vi è stata una ampia partecipazione e grande interesse del mondo delle imprese sugli approfondimenti sul green deal”, ha dichiarato Edo Ronchi al termine della due giorni. “Questa attenzione è aumentata per la preoccupazione crescente per i disastri climatici, che sollecita una accelerazione delle misure per porre fine a una situazione di schizofrenia climatica, per cui si assiste ad un disallineamento fra quello che accade e l’impegno delle politiche per il clima.”
Proposte per un futuro sostenibile
Le 8 proposte prioritarie presentate dagli Stati Generali si concentrano su diversi aspetti chiave della transizione ecologica. Oltre alla rinnovata richiesta di un maggiore impegno per il clima, con la crescita delle rinnovabili, gli edifici green, le auto elettriche e la mobilità sostenibile, le proposte includono anche la necessità di un maggior coinvolgimento delle imprese.
In particolare, si sottolinea l’importanza di mettere a disposizione maggiori risorse per le imprese, anche ricorrendo a nuovi strumenti di debito comune europeo per il sostegno al Green Deal. Questo aspetto evidenzia la necessità di un’azione coordinata a livello europeo per accelerare la transizione verso un’economia sostenibile.
La preoccupazione crescente per i disastri climatici e la necessità di porre fine alla “schizofrenia climatica”, come definita da Edo Ronchi, sottolineano l’urgenza di un’azione concreta e coordinata da parte di tutti gli attori coinvolti, dalle istituzioni alle imprese, per affrontare le sfide del cambiamento climatico.
Un segnale positivo per la transizione ecologica
La grande partecipazione e l’interesse dimostrato dagli Stati Generali della Green Economy sono un segnale positivo per la transizione ecologica. L’attenzione crescente verso il Green Deal e la preoccupazione per i disastri climatici dimostrano una crescente consapevolezza della necessità di un’azione urgente e coordinata.
Tuttavia, è fondamentale che le parole si traducano in azioni concrete. L’impegno delle istituzioni e delle imprese sarà determinante per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e per costruire un futuro più verde e resiliente.
È importante che le proposte presentate dagli Stati Generali siano prese in seria considerazione dai decisori politici e che si traducano in politiche concrete e incisive. La collaborazione tra istituzioni, imprese e società civile sarà fondamentale per affrontare le sfide del cambiamento climatico e per costruire un futuro sostenibile.