La tragica morte di Satnam e l’arrivo del fratello Amritpal
Amritpal Singh è giunto a Roma direttamente dall’India per tutelare i diritti del fratello Satnam, il bracciante morto tragicamente lo scorso 19 giugno a Latina. Satnam è stato abbandonato agonizzante dal suo datore di lavoro dopo un incidente nei campi e la sua morte ha suscitato un’ondata di indignazione e dolore.
Ad accoglierlo all’aeroporto di Fiumicino una delegazione composta da rappresentanti della comunità indiana di Latina, il presidente della comunità Sikh del Lazio, Gurmukh Singh, e le segreterie territoriali della Uila-Uil e della Fai-Cisl, guidate dai segretari Giorgio Carra e Islam Kotb.
I sindacati e la comunità indiana di Latina hanno mantenuto costantemente i contatti con la famiglia di Satnam, convincendola dell’importanza di una loro presenza in Italia per far valere i propri diritti.
L’impegno dei sindacati e della comunità indiana
Amritpal Singh sarà affiancato e sostenuto dai sindacati e dalla comunità indiana per cercare di ottenere le prestazioni a cui la famiglia ha diritto. In particolare, si lavorerà per l’espletamento delle pratiche necessarie per chiedere il risarcimento previsto per la morte di Satnam. Ai suoi genitori dovrebbe andare una rendita vitalizia pagata direttamente dall’Inail.
Nei prossimi giorni sarà anche stabilita una data per indire una commemorazione pubblica di Satnam a Cisterna.
La mobilitazione per la giustizia e contro il caporalato
La vicenda di Satnam ha profondamente scosso il paese e mobilitato le coscienze. Pochi giorni dopo la sua tragica scomparsa, il 25 giugno a Latina oltre 10mila lavoratori ed esponenti della comunità indiana sono scesi in piazza per chiedere giustizia e un maggiore impegno delle istituzioni a combattere la piaga del caporalato e del lavoro nero, di cui anche Satnam era vittima.
Un’occasione per riflettere sull’emergenza del lavoro nero
La tragica storia di Satnam è un monito per le istituzioni e per la società civile. È un’occasione per riflettere sull’emergenza del lavoro nero e del caporalato in Italia, un problema che non solo mina i diritti dei lavoratori, ma mette a rischio la loro sicurezza e la loro vita. La presenza di Amritpal Singh in Italia rappresenta un’opportunità per attivare un processo di cambiamento e di sensibilizzazione verso la tutela dei diritti dei lavoratori e la lotta al lavoro nero.