Un’opera che unisce mito, scienza e fenomenologia
La mostra internazionale d’arte d’Egitto “Forever Is Now”, in programma fino al 16 novembre alla Piana di Giza, ai piedi delle piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, ha selezionato tra 12 partecipanti da tutto il mondo l’opera “I see I see” di Federica Di Carlo. L’artista italiana, unica donna scelta per l’edizione di quest’anno, presenta una monumentale installazione che, ai piedi delle piramidi, unisce fenomenologia, mito e scienza.
L’opera, larga 7 metri per quasi 3 di altezza e composta da una complessa rete di lenti ottiche, interagisce con la luce del deserto, trasformando l’esperienza visiva degli spettatori e invitandoli a riscoprire il paesaggio delle piramidi attraverso un nuovo sguardo. “I see I see” si presenta come un dispositivo visivo capace di sfruttare le leggi della luce per offrire molteplici prospettive sul mondo.
Un’indagine sul rapporto tra uomo e cosmo
Ispirata al mito egizio secondo cui l’umanità nasce dalle lacrime dell’occhio del Dio Sole, l’opera di Di Carlo porta il pubblico in un dialogo profondo tra l’antico e il contemporaneo, con un’opera site-specific visionaria, che attraversa il tempo e lo spazio, per guardare oltre il visibile, esplorare l’universo sopra e sotto di noi e riscoprire la meraviglia del mondo attraverso nuovi occhi.
“I see I see”, dunque, non è solo un omaggio alla civiltà egizia, ma anche una riflessione profonda sulla relazione tra l’uomo e il cosmo. Con la sua arte Federica Di Carlo indaga il rapporto tra l’uomo e la natura, tra il potere e l’ignoto, esplorandone le connessioni e disconnessioni in chiave poetica.
Un ciclo di opere interconnesse
Le opere di Federica Di Carlo, sistemi complessi che combinano elementi naturali, fenomeni fisici e tecnologie, si sviluppano in cicli di lavoro che possono durare diversi anni. Ogni opera rappresenta una continuazione o un’implosione delle precedenti, creando mondi interconnessi. Parte delle sue creazioni è affidata al controllo delle leggi naturali, lasciando agli spettatori il compito di completare l’opera attraverso i propri sensi.
Un’opera che invita alla riflessione
‘I see I see’ non è semplicemente un’opera d’arte, ma un invito alla riflessione. L’installazione di Federica Di Carlo ci spinge a guardare il mondo con occhi nuovi, a interrogarci sul nostro posto nell’universo e sul rapporto tra l’uomo e la natura. L’opera, con la sua capacità di interagire con la luce e di offrire molteplici prospettive, ci ricorda che la realtà è sempre in continua evoluzione e che la nostra percezione del mondo è soggettiva e influenzata dal nostro punto di vista.