La Procura Generale impugna le assoluzioni in Cassazione
La Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma ha deciso di impugnare in Cassazione le assoluzioni dell’ex comandante dei carabinieri di Arce Franco Mottola, la moglie Annamaria, il figlio Marco e dei Carabinieri in servizio ad Arce all’epoca dei fatti Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano.
Il 12 luglio scorso, la Corte d’Appello di Roma aveva assolto tutti gli imputati dall’accusa di essere coinvolti nell’omicidio di Serena Mollicone, la liceale di 18 anni scomparsa da Arce il primo giugno 2001 e trovata morta tre giorni più tardi, legata nel bosco Fonte Cupa nella vicina località Anitrella di Monte San Giovanni Campano.
Ad annunciare il ricorso è stato il procuratore Generale Giuseppe Amato, nel corso di una visita agli uffici della Procura della Repubblica di Cassino. “Il nostro lavoro investigativo è stato fatto bene sia in primo che in secondo grado – ha spiegato il magistrato – riteniamo per questo che ci siano motivi per ricorrere in Cassazione.”
I motivi del ricorso
Tra i motivi del ricorso, il procuratore generale ha evidenziato la mancata audizione di un testimone che non venne convocato per una questione procedurale. La Corte di Cassazione, infatti, non entra nel merito della vicenda, non analizza i fatti storici come ricostruiti nei gradi precedenti, ma l’oggetto del suo giudizio è la corretta applicazione delle norme.
Il ricorso si baserà su quattro punti di procedura sui quali verrà chiesto l’intervento della Suprema Corte.
Un caso che ha scosso l’Italia
Il caso Mollicone ha scosso l’Italia fin dal 2001. La scomparsa e la morte della giovane Serena hanno suscitato un’intensa attenzione mediatica e un profondo dolore nella comunità di Arce e in tutto il Paese.
Le indagini, durate anni, hanno portato a diverse ipotesi e ricostruzioni, ma il mistero che avvolge la morte di Serena non è stato ancora completamente svelato. L’impugnazione in Cassazione rappresenta un nuovo capitolo in questa lunga e complessa vicenda.
Considerazioni
Il ricorso in Cassazione della Procura Generale rappresenta un’opportunità per riaprire il caso Mollicone e per cercare di fare luce su un’atroce tragedia che ha lasciato un profondo segno nella società italiana. La Corte di Cassazione avrà il compito di valutare la correttezza delle procedure seguite nei gradi di giudizio precedenti e di stabilire se ci sono elementi sufficienti per riaprire il caso. La speranza è che questo ricorso possa finalmente portare alla verità e alla giustizia per Serena Mollicone e per la sua famiglia.