Mercati argentini in festa per Trump
L’euforia manifestata pubblicamente dal presidente argentino Javier Milei per la vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa sembra essere condivisa oggi anche dalla piazza finanziaria. Lo spread di rendimento con i titoli del Tesoro Usa, è sceso oggi del 6,5%, al di sotto dei 900 punti base, un valore che non si registrava da oltre cinque anni, mentre le azioni di compagnie argentine quotate a Wall Street registrano impennate fino all’8,5%.
Se l’euforia di Milei si basa sull’assoluta sintonia ideologica con il presidente eletto Usa, quella dei mercati, sostengono gli analisti, si basa sull’ipotesi che la vittoria di Trump si rifletterà in “maggiori probabilità che l’Argentina possa ottenere un qualche tipo di finanziamento da parte del Fondo monetario o di altre istituzioni multilaterali.”
Cautela sul lungo termine
Sul medio e lungo termine gli esperti manifestano invece maggior cautela, avvertendo che una forte crescita dell’economia Usa potrebbe essere accompagnata da un impatto negativo sulle economie dei paesi emergenti sia in termini di aumento dei tassi che di diminuzione del prezzo delle commodities.
Le sfide per l’Argentina
La vittoria di Trump potrebbe portare a un’apertura di credito per l’Argentina, ma è importante ricordare che il paese è alle prese con una profonda crisi economica. La crescita dell’economia americana potrebbe essere benefica per l’Argentina, ma non è una soluzione definitiva ai problemi strutturali del paese. Il governo argentino dovrà adottare politiche economiche solide per affrontare le sfide che si presentano.