Sbarchi e soccorsi a Lampedusa
Tra la notte e l’alba di oggi, 118 migranti sono giunti a Lampedusa, con due sbarchi diretti sulla costa e due imbarcazioni soccorse al largo dalle motovedette della guardia costiera e dell’assetto Frontex.
Il primo gruppo, composto da 27 persone (10 donne e 4 minori) di nazionalità sudanese, tunisina e siriana, è arrivato a molo Favarolo dopo una traversata da Tajoura, in Libia. I migranti hanno riferito di aver pagato 7mila dinari libici per la traversata.
In via Cameroni, i carabinieri hanno bloccato un secondo gruppo di 42 persone di nazionalità egiziana, pakistana, afghana e siriana, che sarebbero partiti da Sabratha, in Libia. La carretta utilizzata per raggiungere la costa di Lampedusa non è stata ancora ritrovata.
Alle 4.40, una motovedetta di Frontex ha sbarcato 36 migranti di nazionalità bengalese, egiziana e marocchina, partiti da Tripoli, in Libia.
Infine, i militari della tenenza della guardia di finanza hanno bloccato 13 persone (1 donna) di nazionalità egiziana, sudanese e siriana, che sono riusciti a raggiungere la spiaggia della Guitgia con un barchino di 10 metri salpato da Sabratha.
Hotspot al limite della capienza
Con l’arrivo di questi nuovi migranti, l’hotspot di Lampedusa si trova al limite della capienza. Dopo il trasferimento di 151 persone ieri sera, l’hotspot ospita ora 135 persone.
L’emergenza migranti e le sfide per Lampedusa
L’arrivo continuo di migranti a Lampedusa mette in evidenza l’emergenza migratoria in corso nel Mediterraneo. L’isola, già in passato, ha dovuto affrontare ondate migratorie di grande intensità, con l’hotspot che spesso si trova in condizioni di sovraffollamento. La gestione dell’emergenza richiede un impegno costante da parte delle autorità e una collaborazione internazionale per trovare soluzioni sostenibili e garantire la sicurezza e la dignità dei migranti.