Un respiro per le famiglie, ma la crescita economica incerta
La legge di bilancio 2024 prevede un aumento di 2,4 milioni di beneficiari del taglio del cuneo fiscale e un’accorpamento delle aliquote Irpef che, secondo la Banca d’Italia, porterà ad un aumento medio dell’1,5% del reddito disponibile per le famiglie. Questo provvedimento rappresenta un importante passo avanti per il benessere delle famiglie italiane, ma la crescita economica incerta getta un’ombra sul suo impatto a lungo termine. Le stime iniziali di crescita dell’1% si sono ridotte a 0,4% per il 2024 secondo l’Istat, con un’ulteriore incertezza per il 2025. L’attività economica sembra faticare a riprendersi, e la crescita prevista nel Piano strutturale di bilancio appare difficile da conseguire senza una significativa accelerazione. Questo scenario di incertezza economica, unito ai rischi geopolitici e commerciali, pone un’attenzione particolare sulla traiettoria del debito pubblico, che dovrebbe iniziare a scendere solo dal 2027. Il presidente del Cnel, Renato Brunetta, ha espresso preoccupazione per un possibile “effetto burrone” dopo il 2026, quando gli effetti del Pnrr si esauriranno.
La spesa sanitaria torna ai livelli pre-pandemia: un rischio per le Regioni?
La legge di bilancio 2024 prevede un ritorno della spesa sanitaria ai livelli pre-pandemia, con una diminuzione dello 0,4% nel 2023, attestandosi a 130,2 miliardi. Questa riduzione, in un contesto di aumento del costo della salute per le famiglie e di un crescente bisogno di assistenza sanitaria, solleva preoccupazioni per la sostenibilità del sistema sanitario. L’Istat ha evidenziato che nel 2023 il 7,6% degli italiani ha rinunciato a curarsi per motivi economici, scomodità o liste d’attesa troppo lunghe, rispetto al 6,3% del 2019. L’Upb ha espresso preoccupazione per la capacità delle Regioni di far fronte al fabbisogno sanitario con questa spesa ridotta, evidenziando il rischio di deficit. I numeri su medici e infermieri, che mostrano un trend contrario alle necessità, confermano la necessità di un’azione urgente per rafforzare il sistema sanitario. La Banca d’Italia stima che nei prossimi 10 anni serviranno il 30% di camici bianchi in più.
Dubbi e criticità su altre misure: dalla natalità alla spending review
La legge di bilancio 2024 prevede anche interventi per la natalità, con un focus sui trasferimenti alle famiglie con figli. Tuttavia, la Banca d’Italia ha espresso dubbi sull’efficacia di queste misure, suggerendo di concentrarsi su investimenti in asili nido e congedi parentali. Anche le misure per aumentare le entrate del governo sono state oggetto di discussione, con dubbi sull’equità dell’intervento sulle detrazioni e sui tagli lineari ai ministeri. La Banca d’Italia ha invocato una spending review selettiva per contrastare gli sprechi. Il ‘contributo’ chiesto alle banche, che dovrebbe portare a un aumento delle entrate nel prossimo biennio, potrebbe però causare una “perdita di gettito ancora più pronunciata a partire dal 2027”, secondo la Corte dei Conti.
Un bilancio delicato in un contesto incerto
La legge di bilancio 2024 si presenta come un tentativo di bilanciare promesse di sostegno alle famiglie con i vincoli del Patto Ue. Le misure per il taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento delle aliquote Irpef offrono un respiro alle famiglie, ma la crescita economica incerta e il ritorno della spesa sanitaria ai livelli pre-pandemia sollevano interrogativi sulla sostenibilità di queste misure a lungo termine. La legge di bilancio necessita di un’attenta analisi e monitoraggio per garantire che le promesse fatte vengano mantenute e che gli obiettivi di crescita e di risanamento dei conti pubblici vengano raggiunti.