Un mercato in affanno
Il mercato auto italiano ha registrato un nuovo calo a ottobre, con 126.488 auto immatricolate, il 9,05% in meno rispetto allo stesso mese del 2023. Nei primi dieci mesi dell’anno, le vendite hanno raggiunto 1.328.663 unità, con un modesto incremento dello 0,096% rispetto al 2023. Stellantis, il principale gruppo automobilistico in Italia, ha visto le sue immatricolazioni scendere del 27,8% a ottobre, con una quota di mercato che è scesa dal 31,7% al 25,2%.
Le previsioni per il 2024 non sono rosee. Il Centro Studi Promotor stima che le immatricolazioni si attesteranno intorno a 1.600.000 unità, un livello ben al di sotto del picco di 2.418.226 unità raggiunto nel 2001. Il volume di immatricolazioni del 2024 si collocherà poi al di sotto del livello ante-crisi del -16,5%.
La crisi della domanda e il ruolo dei concessionari
La crisi della domanda è un problema che affligge non solo l’Italia, ma l’intera Europa. Secondo il Centro Studi Promotor, il 69% dei concessionari lamenta una insoddisfacente raccolta di ordini, il 48% segnala un alto livello di giacenze di auto nuove invendute, il 65% segnala un basso livello di visitatori nelle showroom e il 61% si attende vendite in calo nei prossimi tre mesi.
La situazione è particolarmente critica per l’auto elettrica. Nel 2020, i concessionari consideravano l’auto elettrica la soluzione ecologica preferibile. Oggi, l’auto elettrica è scivolata al 7% delle indicazioni, mentre le ibride (Hev) sono al 45%, le ibride plug-in (Phev) al 29% e l’idrogeno al 19%.
L’appello al governo per un intervento urgente
Le associazioni di categoria lanciano un appello al governo per un intervento urgente. Roberto Vavassori, presidente dell’Anfia, sottolinea la grave difficoltà della filiera automotive italiana, dovuta alla crisi della domanda, ai costi di produzione elevati, al rallentamento degli investimenti in nuove tecnologie e all’incertezza creata dagli obiettivi del Green Deal. Vavassori chiede il ripristino del fondo automotive pluriennale e l’avvio di un’agenda di punti programmatici per il settore.
Massimo Artusi, presidente di Federauto, esprime preoccupazione per il futuro del mercato, in particolare per il taglio previsto sul Fondo Automotive dalla manovra finanziaria per il 2025. Artusi chiede al governo di definire una politica chiara per il settore e di investire in un piano triennale di riforma della fiscalità per incentivare gli acquisti di auto.
Michele Crisci, presidente dell’Unrae, sottolinea l’urgenza di rifinanziare l’ecobonus e di revocare la decisione di tagliare il Fondo automotive. L’Unrae ha rivisto al ribasso le previsioni di immatricolazioni per il 2024, prevedendo un volume totale di 1,59 milioni di vetture, con un modesto incremento dell’1,5% sul 2023.
La transizione verso la sostenibilità
La transizione verso la sostenibilità è un tema centrale per il futuro del settore automotive. Tuttavia, la situazione attuale mostra un rallentamento in questo percorso. L’auto elettrica, che un tempo era considerata la soluzione preferibile, sta perdendo terreno rispetto alle ibride e alle ibride plug-in. Il governo è chiamato a intervenire con misure concrete per sostenere la transizione green e a definire una strategia chiara per il settore automotive.
La crisi del mercato auto italiano è un campanello d’allarme per l’intero settore. Il governo deve agire in modo rapido ed efficace per sostenere la filiera automotive e per favorire la transizione verso la mobilità sostenibile.
Un futuro incerto per il mercato auto italiano
Il mercato auto italiano si trova ad affrontare un momento difficile, con un calo delle immatricolazioni e prospettive incerte per il futuro. La crisi della domanda, i costi di produzione elevati e l’incertezza legata alla transizione verso l’auto elettrica rappresentano sfide importanti per il settore. Il governo deve intervenire con misure concrete per sostenere la filiera automotive e per favorire la transizione verso la mobilità sostenibile. È fondamentale che il governo definisca una strategia chiara e lungimirante per il settore, tenendo conto delle esigenze delle case automobilistiche, dei concessionari e dei consumatori.