La rimozione e le preoccupazioni di Epifani
Mario Epifani, ex manager del Palazzo Reale di Napoli, si è espresso con amarezza sulla sua rimozione dal Ministero della Cultura, dichiarando di non aspettarsela. La sua preoccupazione principale riguarda la continuità amministrativa dei numerosi cantieri e progetti in corso, sottolineando l’importanza di garantire una gestione efficiente e senza interruzioni. Epifani ha espresso la sua volontà di comprendere le motivazioni della sua rimozione, non solo per una questione di giustizia, ma anche per una sua crescita personale e professionale. Ha sottolineato l’importanza di ricevere un feedback costruttivo per poter migliorare in futuro e affrontare le sfide con maggiore consapevolezza. In un’intervista a La Repubblica, ha dichiarato: “Sinceramente no. Sono preoccupato per la gestione della continuità amministrativa dei tanti cantieri e progetti in corso. Non cerco di costruirmi degli alibi. Ma quello che vorrei sapere davvero è: qual è stata la mia mancanza? Perché questo mi serve per una mia crescita a livello umano e professionale. Sarebbe utile capirlo così da poter migliorare in futuro su tali aspetti.”
La critica al sistema di gestione dei musei
Il caso di Epifani non è isolato. Il manager ha sottolineato che la sua rimozione non è un caso unico, evidenziando la problematica di un sistema di gestione dei musei che presenta diverse criticità. In un’intervista a La Stampa, Epifani ha evidenziato che per due mesi, fino alla fine del bando, il posto di direttore del Palazzo Reale di Napoli rimarrà vacante. Questa situazione si aggiunge a quella di altri musei che da un anno sono privi di un direttore, creando un’impasse che rischia di rallentare o bloccare progetti e iniziative. Epifani ha suggerito la necessità di bandi più immediati per evitare che a ogni cambio di governo si crei un vuoto di leadership e una conseguente paralisi. Ha citato come esempi il Museo archeologico di Napoli e i Musei Reali di Torino, entrambi privi di un direttore da tempo.
Il futuro di Palazzo Reale di Napoli
La rimozione di Epifani lascia un’ombra di incertezza sul futuro di Palazzo Reale di Napoli. Il manager aveva già avviato diversi progetti e cantieri, tra cui la creazione di un museo autonomo. La sua rimozione solleva interrogativi sulla continuità di questi progetti e sulla direzione che il museo prenderà in futuro. La mancanza di un direttore per un periodo prolungato potrebbe compromettere l’efficienza e la realizzazione dei piani in corso.
Riflessioni sul sistema museale italiano
Il caso di Epifani mette in luce le criticità del sistema di gestione dei musei italiani. La lentezza dei bandi e la mancanza di continuità in caso di cambio di governo rischiano di creare un’impasse che danneggia l’efficienza e la crescita dei musei. È necessario un sistema più agile e flessibile che garantisca la continuità dei progetti e la valorizzazione del lavoro dei manager, evitando che le loro competenze vadano disperse.