Piazza Affari fiacca, Ftse Mib cede lo 0,14%
La Borsa di Milano si presenta fiacca alla vigilia del voto presidenziale Usa, con l’indice Ftse Mib che cede lo 0,14% a 34.626 punti. Il clima di incertezza legato all’esito delle elezioni americane pesa sulle quotazioni, con gli investitori che preferiscono adottare una posizione prudente in attesa di conoscere i risultati. Il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi risale a 126,5 punti, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 1,7 punti al 3,66% e quello tedesco di 0,2 punti al 2,4%.
Diasorin e Bper in testa, Amplifon e Stm in calo
Tra i titoli in evidenza, Diasorin si distingue con un rialzo dell’1,65%, seguita da Bper (+1,05%), Intesa (+0,8%), Banco Bpm (+0,57%), Unicredit (+0,53%) e Popolare Sondrio (+0,5%). Invariata Mps, mentre si registrano cali per Amplifon (-3%), Stm (-2,61%), penalizzata dal giudizio degli analisti di Oddo e Morgan Stanley, Moncler (-2,14%), su cui è stato ipotizzato un interesse di Burberry (+5,96%), Iveco (-2,1%), in vista dei conti dei 9 mesi, Nexi (-1,62%) e Leonardo (-1,21%).
Enel ed Eni poco mosse nonostante il rialzo del greggio
Poco mosse Enel (+0,3%) ed Eni (+0,16%) nonostante il rialzo del greggio (Wti +2,65% a 71,33 dollari al barile). Il mercato petrolifero sembra non risentire dell’incertezza politica, con il prezzo del petrolio che continua a salire, trainato dalla domanda globale in crescita e dalle aspettative di un’ulteriore riduzione della produzione da parte dell’OPEC+.
Un mercato in attesa
La fiacchezza di Piazza Affari è comprensibile alla luce del voto presidenziale Usa, che rappresenta un evento di grande importanza per l’economia globale. Gli investitori sono in attesa di conoscere i risultati, per poter valutare l’impatto sulle politiche economiche future e sulle prospettive di crescita. Il mercato è in una fase di stallo, con gli operatori che preferiscono non prendere rischi in attesa di maggiore chiarezza.