Tra mito e storia: l’Iliade di Omero
La figura di Omero e il suo poema epico, l’Iliade, da sempre alimentano un dibattito tra storia e mito. Mentre alcuni considerano il racconto come una semplice leggenda, altri, come Rustem Aslan, direttore del Parco Archeologico e degli Scavi di Troia, sostengono che l’Iliade si basi su eventi storici reali.
Aslan, in un’intervista per la serie “Iliade e Odissea” su Rai Storia, afferma che gli scavi archeologici a Hissarlik, in Turchia, dove si trovano le rovine dell’antica Troia, rivelano tracce di distruzione e conflitti che potrebbero corrispondere alla guerra narrata da Omero.
“Se si analizzano i ritrovamenti archeologici – spiega Aslan – ci sono degli strati in cui si vede la distruzione della città, scheletri, punte di freccia e altre cose. Penso che Omero sia realmente esistito e che ciò che ha narrato nell’Iliade fosse un evento storico, ma non si è svolto esattamente come viene narrato nel poema. Probabilmente, non c’è stata una sola “guerra di Troia” ma diverse “guerre di Troia” durante la tarda età del bronzo. Ne sono sicuro.”
La chiave della memoria: la poesia orale
Cristoforo Gorno, conduttore della serie, sottolinea come la poesia orale, su cui si basa l’opera di Omero, fosse un mezzo fondamentale per la conservazione della memoria collettiva dei popoli antichi.
“L’Iliade – dice Gorno – è immersa nella leggenda e nel mito, ci sono eroi figli di divinità, gli dèi e le dee intervengono direttamente in molte occasioni e così via, questi sono gli aspetti puramente mitici del racconto, ma per gli antichi la presenza divina era tangibile e la poesia orale, su cui si basa Omero, era un modo con cui i popoli conservavano la propria memoria.”
Il duello tra Ettore e Achille: l’incontro tra versi e archeologia
La serie “Iliade e Odissea” si addentra nei dettagli del poema omerico, confrontando i versi con i ritrovamenti archeologici. Un esempio significativo è il duello tra Ettore e Achille, uno degli eventi cruciali della guerra di Troia.
Gorno cita i versi dell’Iliade che descrivono l’uccisione di Ettore da parte di Achille: “Ettore scattò agitando la spada acuta, ma anche Achille balzò, pieno di furia il cuore selvaggio, cercando con gli occhi la pelle, dove fosse più facile da colpire. Tutta la coprivano le armi di bronzo che Ettore aveva catturato, uccisa la forza di Patroclo. Solo in un punto appariva, dove le clavicole dividono le spalle dalla gola e là è rapidissimo togliere la vita. Lì Achille lo colpì, la punta passò dritta, attraverso il morbido collo.”
Aslan conclude: “Non possiamo avere prove dell’esistenza storica dei personaggi dell’Iliade come Elena, Paride, Priamo, Ettore, Achille, ma dato che nei poemi omerici nell’Iliade e dell’Odissea c’è una base di realtà, allora: perché no?”
La ricerca continua: la veridicità dell’Iliade
La serie “Iliade e Odissea” si propone di approfondire la questione della veridicità dell’Iliade, incrociando i versi del poema con le prove archeologiche. La ricerca continua a fornire nuove informazioni e a mettere in discussione le interpretazioni tradizionali.
L’Iliade, che sia mito o storia, continua ad affascinare e a stimolare il dibattito, offrendo un’affascinante finestra sul passato e sulla cultura dei popoli antichi.
L’eredità di Omero
L’Iliade, che sia un racconto di pura fantasia o un’elaborazione di eventi reali, ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura occidentale. La sua influenza si estende dalla letteratura alla musica, dall’arte al cinema, dimostrando la potenza del racconto e la sua capacità di attraversare i secoli. L’indagine sulla veridicità dell’Iliade ci invita a riflettere sul ruolo della memoria e della tradizione nella costruzione della nostra identità culturale.