Oltre 50 bambini uccisi negli attacchi nel nord di Gaza
La direttrice esecutiva dell’Unicef, Catherine Russell, ha condannato con fermezza gli attacchi avvenuti nel nord di Gaza venerdì scorso, che hanno causato la morte di oltre 50 bambini. Secondo l’ufficio stampa governativo della Striscia gestito da Hamas, riportato dai media, gli attacchi hanno colpito due edifici residenziali a Jabalia, rasi al suolo e che ospitavano centinaia di persone.
“Questo è già stato un fine settimana mortale di attacchi nel nord di Gaza. Solo nelle ultime 48 ore, oltre 50 bambini sarebbero stati uccisi a Jabalia, dove gli attacchi hanno raso al suolo due edifici residenziali che ospitavano centinaia di persone”, ha dichiarato Russell in un comunicato.
Preoccupazione per la sicurezza della popolazione palestinese
Russell ha espresso profonda preoccupazione per la sicurezza della popolazione palestinese nel nord di Gaza, in particolare per i bambini. “L’intera popolazione palestinese nel nord di Gaza, in particolare i bambini, corre il rischio imminente di morire a causa di malattie, carestia e dei bombardamenti in corso”, ha aggiunto.
Attacco a un’auto di un dipendente Unicef
La direttrice esecutiva dell’Unicef ha anche rivelato che l’auto di una dipendente dell’organizzazione è stata attaccata da un drone a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, nella mattinata di ieri.
La tragedia dei bambini nel conflitto
La notizia di oltre 50 bambini uccisi negli attacchi a Gaza è straziante. La guerra colpisce sempre in modo particolare i più vulnerabili, e la perdita di vite innocenti è un’indicazione del costo umano del conflitto. L’Unicef sta svolgendo un ruolo cruciale nell’assistere la popolazione palestinese, ma è importante che la comunità internazionale si impegni a trovare una soluzione pacifica e duratura al conflitto israelo-palestinese.