Michele Placido si racconta in “Il mio cinema”
Michele Placido è l’ospite d’onore della nuova puntata di Stories, il ciclo di interviste di Sky Tg24 dedicato ai principali interpreti dello spettacolo. In “Michele Placido – Il mio cinema“, l’attore e regista si racconta in un viaggio emozionante attraverso la sua carriera, dai suoi esordi nel cinema alla sua passione per il teatro, passando per i grandi successi e i progetti futuri.
L’intervista, condotta dal vicedirettore della testata Omar Schillaci e diretta da Roberto Contatti, sarà in onda lunedì 4 novembre alle 21.00 su Sky TG24, sabato 9 novembre alle 13.30 su Sky Arte e sarà sempre disponibile on demand.
Un viaggio nella vita di Luigi Pirandello con “Eterno Visionario”
Placido presenta il suo nuovo film Eterno Visionario, in uscita nelle sale dal 7 novembre. Il film è un’immersione nella vita intima e segreta di Luigi Pirandello, raccontata attraverso il viaggio che lo scrittore intraprese per ritirare il premio Nobel a Stoccolma.
“È un film sulla famiglia Pirandello”, spiega Placido. “Cerchiamo di capire che cos’era questa famiglia attraverso il viaggio in cui da solo andò a Stoccolma per ritirare il premio Nobel. Lì, nella sua solitudine si schiude la sua amarezza e soprattutto le sue visioni, in cui ci racconta Agrigento, i figli e la follia della moglie e l’amore per la sua giovane musa.” Il film, che ha richiesto cinque anni di lavoro, promette di essere un’esperienza emozionante e profonda.
Dai sogni di diventare prete agli esordi nel cinema
Placido ripercorre i suoi ricordi d’infanzia, rivelando una “sorta di vocazione religiosa” e il sogno di diventare prete, ispirato da uno zio missionario. Il suo percorso si è poi indirizzato verso il cinema, con l’incontro con Mario Monicelli e il film “Romanzo Popolare”.
“Mario invece di fare il solito ciak mi ha chiesto ‘cosa hai fatto nella tua vita prima di pensare di diventare un attore?’ e io ‘ho fatto tre anni in polizia’, invece di farmi il solito provino Mario mi ha fatto raccontare episodi della mia vita e dopo un quarto d’ora di intervista mi ha detto ‘va bene puoi andare’ così me ne andai deluso. Poi l’aiuto regista viene da me dicendomi ‘guarda che a Monicelli gli è piaciuto qualcosa della tua vita delle tue esperienze, ti ha preso’.”
L’amore per il teatro e il successo de ‘La Piovra’
Placido racconta del suo grande amore per il teatro, che lo ha accompagnato fin dagli esordi. Il successo de ‘La Piovra’, in cui interpretava Corrado Cattani, gli ha regalato una popolarità immensa, ma allo stesso tempo gli ha fatto temere di perdere di vista la sua passione principale.
“Fu un successo che mi diede una popolarità unica ma allo stesso tempo avevo timore che diventando troppo famoso in televisione non mi sarei dedicato alla mia passione principale che era il teatro, perché io nasco come attore di teatro, non di cinema; quindi decisi di suicidare il mio protagonista per ritornare ad essere un vero attore.”
Il percorso verso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica
Placido racconta di come, nonostante il suo sogno di entrare nell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’, abbia inizialmente intrapreso la carriera in polizia. La sua passione per il teatro, e in particolare per le opere di Luigi Pirandello, lo ha spinto a dedicarsi allo studio e alla memorizzazione dei testi.
“Ho cominciato ad appassionarmi ai testi teatrali, soprattutto di Luigi Pirandello, tutte le sere mi rifugiavo in biblioteca a studiare e a memorizzare le novelle pirandelliane. Una sera stavo memorizzando il testo ‘L’uomo dal fiore in bocca’, sento una voce dietro di me che si riattacca al pezzo che stavo recitando. Mi volto e mi si avvicina il colonnello della caserma, io mi alzo in piedi e scatto sull’attenti, mentre lui dice: ‘Placido, Placido, ma cosa fa? Lei studia Pirandello?’.”
Il ruolo fondamentale del colonnello
Il colonnello, scoprendo la passione di Placido per Pirandello, lo incoraggia a perseguire il suo sogno di diventare un artista. “Ho capito, vuole essere un artista, ma non è facile amico mio, passa da me in ufficio domani”, gli dice. Grazie a questo incontro, Placido riesce a entrare all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica.
“Grazie a un colonnello di polizia sono entrato nell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, ma chi poteva mai immaginarlo?”
La commozione del padre e il sostegno di Federica Luna Vincenti
Placido racconta della telefonata ai suoi genitori dopo essere stato ammesso all’Accademia. “Papà alla notizia uscì nella piazza del paese urlando: ‘mio figlio Michele è entrato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica’. Si commosse, pianse, fu un momento di una soddisfazione straordinaria per me, non pensava che sarei diventato un artista.” Il padre si spense poco dopo.
Placido parla anche di sua moglie, Federica Luna Vincenti, che in “Eterno Visionario” interpreta Marta Abba. “Siamo diventati una mente sola, non riesco a lavorare e a produrre senza di lei, deve stare sempre sul set per me, ne ho bisogno, lei partecipa dal punto di vista musicale, da quello delle idee. È la bellezza della nostra creazione artistica che ci tiene uniti.”
Un viaggio emozionante attraverso la carriera di un grande artista
“Michele Placido – Il mio cinema” è un’occasione unica per scoprire la storia di un grande artista, tra ricordi d’infanzia, passioni, successi e progetti futuri. L’intervista promette di essere un viaggio emozionante e coinvolgente, che ci permetterà di conoscere meglio l’uomo e l’artista Michele Placido.
Un’intervista che svela la complessità di un artista
L’intervista a Michele Placido in “Stories” è un’occasione per approfondire la figura di un artista completo, che ha saputo conciliare il successo nel cinema con la sua profonda passione per il teatro. Il racconto di Placido è ricco di emozioni e di aneddoti che ci permettono di entrare in contatto con la sua personalità complessa e multiforme.