Un Maestro del Jazz torna a Bologna
Il 3 novembre, l’Auditorium Manzoni di Bologna ospiterà il ritorno di un’icona della chitarra jazz: Pat Metheny. Con oltre 50 dischi da leader e un palmarès di 39 nomination e 20 vittorie ai Grammy Awards, Metheny è un artista che ha saputo conquistare il pubblico con la sua versatilità e la sua capacità di trascendere i confini del jazz e della fusion.
Nato nel 1954, Metheny ha iniziato la sua carriera giovanissimo, esibendosi già a 14 anni in un club di Kansas City. Il suo talento precoce lo ha portato a collaborare con alcuni dei più grandi musicisti del jazz, tra cui Gary Burton, Michael Brecker, Charlie Haden, Billy Higgins, Ornette Coleman, Sonny Rollins, Herbie Hancock, Dave Holland, Roy Haynes, Joshua Redman, Brad Mehldau, Jim Hall e David Bowie.
Metheny è noto per la sua capacità di creare progetti musicali fuori dagli schemi, come Orchestrion, in cui si esibiva in solitudine con un colossale marchingegno di strumenti musicali attivati tramite la sua chitarra. Ma ha anche coltivato situazioni strumentali più canoniche, come i trii con cui ha girato il mondo negli ultimi anni.
Un concerto intimo e coinvolgente
In questo nuovo tour in solitudine, Pat Metheny si presenta al pubblico in una veste inedita, offrendo un’esperienza intima e coinvolgente. Utilizzando più di una dozzina di chitarre diverse, Metheny eseguirà brani dal suo intero repertorio, dalle sue incisioni storiche ai suoi recenti album MoonDial (2024) e Dream Box (2023), conferendo loro una nuova dimensione con la sua personalissima arte della narrazione musicale.
Il concerto promette di essere un viaggio emozionante attraverso la carriera di uno dei più grandi chitarristi jazz di tutti i tempi, un’occasione imperdibile per gli appassionati di musica e per tutti coloro che desiderano immergersi nel mondo magico del jazz.
Un’icona del Jazz in un contesto intimo
Il concerto di Pat Metheny al Bologna Jazz Festival rappresenta un’occasione unica per ammirare la grandezza di un’icona del jazz in un contesto intimo e raccolto. La scelta di esibirsi in solo, con più di una dozzina di chitarre diverse, dimostra la versatilità e la maestria di Metheny, un artista che ha saputo reinventarsi nel corso della sua carriera e che continua a stupire il pubblico con la sua musica.