Una Ferrari 275 GTB come Porta d’accesso al Decennio
È una sfavillante Ferrari 275 GTB del 1965, disegnata da Pininfarina, ad accogliere i visitatori nel Palazzo Attems Petzenstein di Gorizia, dando immediatamente l’idea di quel rombante decennio, tutto nel senso dell’accelerazione, che la mostra ‘Italia Sessanta’ celebra nella sua complessità.
La macchina, posizionata su un piano inclinato che si affaccia sulla vetrata del verde giardino che circonda il palazzo settecentesco, sede di una pinacoteca, è un’anteprima di un viaggio nel tempo che promette di essere coinvolgente. Il palazzo, situato nel centro della città, sarà nel 2025, insieme a Nuova Gorica, sede del progetto Go!2025, ovvero capitale europea della Cultura.
La mostra ‘Italia Sessanta’, curata da Carla Cerutti, Enrico Minio Capucci, Raffaella Sgubin e Lorenzo Michelli, è il seguito di ‘Italia Cinquanta’, un progetto del museo diretto da Raffaella Sgubin che si propone di attraversare la società italiana decennio per decennio attraverso una selezione di quel Made in Italy di cui si va tanto fieri ma che si racconta pochissimo.
Un Caleidoscopio di Colori, Materiali e Forme
L’esposizione catapulta il visitatore in un caleidoscopio di colori, materiali e forme, alla ricerca di una ridefinizione del concetto stesso di umanità. Si parte con il bianco e nero dell’optical, strepitoso gioco di forme che confondono in una serie di elegantissimi abiti da sera, per poi immergersi in un mondo di creatività esplosiva.
Tra gli abiti e gli accessori rivoluzionari in mostra ci sono le creazioni di stilisti come Roberto Capucci, Emilio Pucci, con i suoi occhiali che si espandono nel colore, Elio Fiorucci, con le sue grandi innovazioni, Missoni, Mila Schon e Gucci. Non mancano gli oggetti di design che sono rimasti nella storia, come la sedia Selene di Vico Magistretti, la lampada da tavolo di Gae Aulenti e il componibile di Kartell disegnato da Anna Castelli Ferreri.
La mostra non si limita alla moda e al design, ma si apre anche all’arte, con i fumetti di Diabolik, i quadri di Valerio Adami e l’arte che sconfina nel cinema popolare di Fantozzi, come la sedia sacco nel suo sfavillante rosso fuoco.
Un’Esplorazione dell’Ottimismo e delle Contraddizioni del Decennio
L’ottimismo che permea la mostra è alimentato da un’epoca in cui il futuro sembrava non porre problemi, come si evince dall’esplosione dell’uso della plastica, che rende tutto più democratico e allo stesso tempo pieno di stile grazie alla fantasia dei designer.
La mostra, però, non nasconde le contraddizioni del decennio. I ragazzi che la visitano, ad esempio, si chiedono con perplessità che cosa sia mai quella macchina colorata che mette dischi, ovvero il juke-box, e rimangono stupiti dalla risposta.
La natura, le foglie, gli alberi e gli animali, si trasformano in oggetti di arredamento, la moda osa con le lunghezze, le frange, le fantasie e le trasparenze, sublimata nelle creazioni del maestro Valentino, senza mai una volgarità, ma l’emblema, la quintessenza dell’eleganza.
La Musica, il Design e l’Arte si Intrecciano
La musica è presente con la chitarra a dodici corde modello Eko Rocket appartenuta a Shal Shapiro, a testimoniare la centralità della musica nel decennio. Rompere gli schemi è stata senza dubbio la parola d’ordine degli anni Sessanta, tempo di complessi mutamenti sociali e politici, ma anche di originali spinte creative e dell’imporsi di nuovi approcci e nuove visioni.
La mostra offre un’interessante analisi del modo di vivere, di abitare, lavorare, vestire, amare e gestire il tempo libero in un decennio in cui ogni sogno sembrava poter diventare realtà, a partire dall’uomo a passeggio sulla Luna.
Oltre al design, la mostra si apre all’arte, riconoscendo quanto questo linguaggio espressivo si intrecci con gli altri due, e naturalmente alla moda, con esposti abiti e scarpe e l’ingresso della plastica nei materiali utilizzati.
Un Volume Complementare per Approfondire il Viaggio
Ad accompagnare la mostra c’è un volume edito da Antiga Edizioni su progetto grafico di Studio Polo 1116, ricco di informazioni e immagini che permettono di approfondire il viaggio nel tempo e scoprire tutti i dettagli di questo decennio che ha segnato un’epoca.
Un’Immersione nel Decennio Che Ha Cambiato l’Italia
‘Italia Sessanta’ non è solo una mostra di oggetti e opere d’arte, ma un’esperienza che permette di immergersi in un decennio che ha cambiato l’Italia. La mostra riesce a catturare lo spirito di un’epoca, con la sua creatività, il suo ottimismo e le sue contraddizioni, offrendo un’occasione unica per riflettere su come il passato ha plasmato il presente e come il presente può ispirarci per il futuro.