Proteste a Tel Aviv per la liberazione degli ostaggi
Centinaia di israeliani si sono radunati questa sera a Tel Aviv per esprimere la loro frustrazione nei confronti del governo per non aver ancora raggiunto un accordo di tregua per riportare a casa gli ostaggi rimasti a Gaza. I dimostranti sventolavano bandiere e tenevano cartelli con slogan tra cui “Accordo ora”, “Fermiamo la guerra” e “Non li abbandoneremo”, e suonavano i tamburi gridando: “Perché sono ancora a Gaza?”.
Critiche al governo per la mancata liberazione degli ostaggi
“Ci sono state innumerevoli opportunità per porre fine a questa crisi e ognuna è stata silurata dal governo”, ha detto Zahiro Shahar Mor, un impiegato di banca di 52 anni di Tel Aviv. “Il ciclo di violenza sta aumentando di settimana in settimana e non vediamo una fine”, ha aggiunto Mor, il cui zio Avraham Munder è stato ucciso in prigionia a Gaza e sta facendo una campagna per il rilascio degli altri rapiti.
Accuse a Netanyahu di sabotare gli accordi
Ifat Kalderon, una manifestante antigovernativa di spicco che teme per il cugino ancora imprigionato a Gaza, ha incolpato Benyamin Netanyahu: “Ogni accordo per gli ostaggi di cui iniziano a parlare, lui lo sabota. Ha sempre incolpato Sinwar, ora Sinwar non c’è più ma ogni volta trova un altro motivo”, ha detto all’Afp. “È una guerra sanguinosa, dobbiamo fermarla. Basta. Stanno morendo così tanti soldati. E cittadini comuni”, ha detto, riferendosi ai civili di entrambe le parti del conflitto che pagano con la vita.
Il bilancio della crisi degli ostaggi
Durante l’attacco del 7 ottobre, i militanti palestinesi hanno sequestrato 251 ostaggi, di cui 97 sono ancora a Gaza. L’esercito israeliano afferma che 34 di loro sono morti.
La pressione della società civile
Le proteste a Tel Aviv dimostrano come la pressione della società civile stia crescendo in Israele per porre fine al conflitto e riportare a casa gli ostaggi. La crescente frustrazione per la mancanza di progressi nelle trattative sta spingendo la popolazione a chiedere un’azione immediata da parte del governo.