Da Suicidio a Omicidio: Un Caso Che Si Infrange
La morte di Domenico Montanari, un macellaio di 64 anni, è stata inizialmente classificata come suicidio. Il 25 luglio 2019, il suo corpo fu trovato impiccato nella storica macelleria di Faenza (Ravenna) di cui era contitolare. Ma le indagini hanno preso una svolta inaspettata, trasformando il caso in un omicidio in concorso. Il Gip Janos Barlotti del Tribunale di Ravenna ha ordinato alla Procura di formulare entro 10 giorni un’imputazione coatta per il 55enne ex vigile urbano Gian Carlo Valgimigli e per il 31enne Daniel Mullaliu, fratello dell’allora compagna del primo. Il caso era stato inizialmente inquadrato come un gesto estremo di un negoziante vittima dello strozzinaggio. Valgimigli, che aveva prestato denaro a Montanari con interessi usurai, era stato condannato per morte come conseguenza di altro reato, l’usura appunto.
Nuove Indagini e Testimonianze Inquietanti
L’ipotesi omicidio ha preso corpo più di recente quando un compagno di cella di Valgimigli nel carcere di Ferrara, un pregiudicato anche per reati di stampo mafioso, ha riferito di aver ricevuto confidenze dal 55enne sul possibile omicidio del macellaio. Le informazioni fornite dal detenuto hanno rivelato dettagli inquietanti: il tipo di cordino utilizzato (di nylon), il metodo di azione (Valgimigli che dà appuntamento a Montanari nel suo negozio, seguito da tre complici che lo immobilizzano rapidamente), e il movente (Montanari, stanco di pagare gli interessi, voleva denunciare Valgimigli).
Doubts and the Scene of the Crime
La Procura, tuttavia, ha preso in considerazione scenari alternativi. Si è ipotizzato che il detenuto potesse aver inventato la storia per ottenere benefici con il Tribunale della Sorveglianza, oppure che Valgimigli potesse aver millantato per accreditarsi con un delinquente di rango. Il Gip, però, ha ritenuto le confidenze credibili, in quanto hanno rivelato dettagli mai usciti sulla stampa. Inoltre, la scena del crimine presentava elementi inquietanti: la luce era spenta, il telefono di Montanari era in ricarica (azione non compatibile con un suicidio), e il macellaio toccava con i piedi per terra.
Un Caso Complesso e Inquietante
La svolta investigativa in questo caso solleva interrogativi complessi. La trasformazione da suicidio a omicidio in concorso evidenzia la necessità di indagini approfondite e l’importanza di non dare per scontati i primi giudizi. La vicenda mette in luce la crudeltà di certi ambienti e la fragilità di coloro che si trovano in situazioni di difficoltà economica. L’esito delle indagini e il processo che seguirà saranno cruciali per fare luce sulla tragica morte di Domenico Montanari e per assicurare giustizia.