Gallo e Calamucci Dicono di Essere Innocenti
L’ex super poliziotto Carmine Gallo, uno degli arrestati nell’inchiesta sulla presunta rete di cyber spie, ha reso dichiarazioni spontanee al Gip di Milano Fabrizio Filice, dichiarando di essere un “servitore dello Stato” per oltre 40 anni e di voler dimostrare la sua innocenza. Gallo si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del Gip, ma ha fornito dichiarazioni spontanee, affermando di non aver mai tradito il suo ruolo. Anche Nunzio Samuele Calamucci, l’hacker del gruppo, ha fornito dichiarazioni scritte, dichiarando la sua innocenza e la sua disponibilità a collaborare con i magistrati.
L’avvocato Antonella Augimeri, legale di entrambi gli indagati, ha dichiarato che Gallo e Calamucci parleranno con i pm solo quando avranno piena conoscenza di tutti gli elementi dell’indagine. L’avvocato Augimeri ha inoltre confermato che Gallo ha spiegato nelle sue dichiarazioni di essere un “servitore dello Stato” per oltre 40 anni e che da lui non c’è mai stata “alcuna infedeltà”.
La legale ha aggiunto che Gallo dimostrerà la sua estraneità ai fatti con un interrogatorio con i pm e collaborerà con i magistrati. Stessa linea per Calamucci, anche lui difeso dall’avvocato Augimeri e “pronto a chiarire”.
Il Contesto: L’Inchiesta sulle Cyber Spie
L’inchiesta riguarda una presunta rete di cyber spie, con Gallo e Calamucci tra gli arrestati. Gallo, un ex ispettore di polizia con un passato di importanti indagini come quelle sul delitto Gucci e sulla criminalità organizzata, ha risposto ai cronisti con un laconico “E’ la vita, scusate ma non posso parlare”.
L’inchiesta è ancora in corso e le indagini sono in corso per ricostruire il ruolo di Gallo e Calamucci nella presunta rete di cyber spie.
Considerazioni Personali
La vicenda di Carmine Gallo, un ex poliziotto con un passato di importanti indagini, è un caso che suscita grande interesse. Le sue dichiarazioni di essere un “servitore dello Stato” e di voler dimostrare la sua innocenza, insieme alla decisione di collaborare con i magistrati, lasciano presupporre un tentativo di difendersi da accuse gravi. La vicenda sarà sicuramente seguita con attenzione dalla stampa e dall’opinione pubblica, in attesa di ulteriori sviluppi investigativi.